“Da 50mila a 20mila euro al mese per spacciare.” Lo sconto concesso dai Belforte ai gruppi della droga

23 Giugno 2020 - 17:00

MARCIANISE – Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Massimo Belgiorno, allegate all’ultima ordinanza sullo spaccio di droga, hanno svelato un particolare. I gruppi di Caserta e San Nicola La Strada ottennero uno sconto dai Belforte: da 50mila a 20mila euro per poter spacciare ed approvvigionarsi tramite i canali dei Della Ventura.

Il retroscena è spiegato dal citato collaboratore di giustizia: “Al clan non interessava da chi ci rifornissimo nè a chi la cedessimo: dovevamo solo pagare 50mila euro euro al mese quale canone per la concessione nelle mani del reggente il clan Belforte che era libero: nel periodo detto il canone è stato versato a Mimmo Cuccaro e Gaetano Piccolo “o’ ceneraiuolo”, benchè i predetti in quel periodo fossero latitanti. Preciso che io ero stipendiato da Fulvio Della Ventura e da Antonio Bruno i quali mi davano ciascuno la somma di 1500 euro al mese per l’attività.”

Il canone di 50mila euro mensili è stato regolarmente pagato da Antonio Bruno e Fulvio Della Ventura sino all’arresto di Antonio Bruno nel luglio 2007. Da quel momento poichè non riusciva a pagare il canone perchè, da un lato c’erano state molte perdite per gli arresti di alcuni esponenti del gruppo e per i sequestri di droga e dall’altro per l’inesperienza di Fulvio Della Ventura che non era riuscito a recuperare le perdite.

Io e Fulvio Della Ventura ci recammo in un’abitazione a Capodrise per incontrare Francesco Zarrillo che era il portavoce di Felice Napolitano. In quell’occasione pattuimmo la riduzione del canone mensile da 50mila a 20mila euro anche se se si parlò di una riduzione dell’area di Maddaloni che poi ci fu riconsegnata.