Da vigile urbano ad autista del clan. Il boss “padrone della macchina” chiede il summit

14 Marzo 2024 - 10:54

Sta emergendo la posizione di Raffaele Cristiano, agente municipale in servizio come ausiliare del traffico a San Cipriano D’Aversa, e del figlio Antonio, rispetto alle attività del clan Angelino di Caivano

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Oltre a trovare l’alloggio di Castel Volturno in cui si nascondeva, Raffaele Cristiano, vigile urbano di San Cipriano d’Aversa, arrestato per il suo coinvolgimento nelle attività del clan Angelino di Caivano, avrebbe portato alle riunioni nel covo uomini vicino al capoclan Antonio Angelino Tibiuccio, tra l’altro una specie di consuocero di Cristiano, essendo il figlio di questi, Antonio Cristiano, compagno della nipote del boss.

Il 5 luglio, a pochissimi giorni dall’arresto del boss, Tibiuccio chiama Antonio Cristiano, a cui ordina si contattare il suo sodale Raffaele Bervicato.

Meccanici; padrone della macchina” queste le parole in codice che Antonio Cristiano, difeso come il padre dall’avvocato Domenico Della Gatta, riferisce a Bervicato. Termini per specificare cosa fare, secondo i carabinieri.

L’appuntamento tra Antonio e Angelino e i suoi doveva avvenire all’uscita della Nola Villa Literno di Casal di Principe, ma poi sarà Raffaele Cristiano, a bordo di una Fiat Idea, a trasportare Ferdinando Capitello Grimaldi, Raffaele Bervicato al nascondiglio di Castel Volturno del boss.