I NUMERI DEL COVID. CAMPANIA De Luca e Giulivo, che succede? Sono tre giorni che la vostra commissione (edilizia) non pubblica dati sui nuovi malati in Terapia Intensiva. Così rischiamo di non entrare in Zona Gialla

11 Dicembre 2020 - 17:50

Poi ci lamentiamo che la Campania resta in zona arancione. In una regione normale accadrebbe qualcosa, ma noi non siamo una regione normale. ALL’INTERNO LE TABELLE CON I DATI REGIONALI E NAZIONALI

Covid in Campania

Ci risiamo. Ad un passo da una giusta (in termini di contagio, per quanto riguarda qualità delle strutture ospedaliera) posizionamento della Campania in Zona Gialla, con misure più lievi rispetto a quelle attualmente adottate in Zona Arancione, l’Unità di Crisi della Campania è tornata a far parlare di sé, ovviamente non in modo positivo. Questo perché la Campania da 3 giorni non riesce a rendere noto ciò che il resto delle regioni d’Italia e le due province autonome fanno ogni giornata che dio mette in terra: i dati su i nuovi pazienti ricoverati in Terapia Intensiva. Tre giorni in cui l’Unità di Crisi (edilizia, perché se metti a capo un esperto di Lavori Pubblici non è una struttura covid, ma fa tutt’altro. Tipo montare ospedale nei parcheggi) non riporta il dato dei nuovi malati covid ricoverati in Rianimazione, come rende noto il ministero della Salute in una piccola postilla in calce alla tabella giornaliera. Solo una domanda: ma che sta succedendo? Perché questi dati non sono più disponibili? Un’ennesima figuraccia della nostra regione rispetto al ministero della Salute e all’intera nazione. Ma questa volta queste dimenticanze potrebbero avere un peso maggiore. La

qualità della tenuta ospedaliera di una ragione, così come il controllo del contagio, è alla base di una promozione in Zona Gialla della Campania. Se questo passaggio non dovesse avvenire oggi, è chiaro che qualche testa dovrebbe saltare, se fossimo una regione normale. Ma se fossimo una regione normale, l’Unità di Crisi che si occupa di covid e l’istituzione a cui si interfaccia (la regione) renderebbe noti i motivi di queste difficoltà nel conteggio. E invece, De Luca tace, non dice nulla, a parte qualche attacco verbale verso i ministri o suoi colleghi nella diretta satirica del venerdì, ormai utile solo a dare spunti a Maurizio Crozza.

Venendo ai dati, sono 1.340 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in Campania dall’analisi di 18.023 tamponi. Dei 1.340 nuovi casi, 87 sono sintomatici e 1.253 sono asintomatici. Il totale dei casi di coronavirus dall’inizio dell’emergenza in Campania sale a 171.332 mentre i tamponi analizzati sono 1.769.241. Nel bollettino odierno dell’Unità di crisi della Regione Campania sono inseriti 63 nuovi decessi: una nota specifica che 17 di questi sono decessi avvenuti nelle ultime 48 ore e 46 sono avvenuti in precedenza ma registrati ieri. Il totale dei deceduti in Campania dall’inizio della pandemia è 2.228. Sono 2.962 i nuovi guariti: il totale dei guariti è 74.624. I pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva in Campania sono 144, ma non sappiamo i nuovi entrati perché la regione sono 23 giorni che non distribuisce tali cifre. Mentre i posti letto di degenza occupati sono 1.828. Sono 656 i posti letto di terapia intensiva disponibili su base regionale e 3.160 i posti letto di degenza disponibili tra posti letto Covid e offerta privata.

Covid in Italia

I nuovi positivi, secondo i dati del Ministero della Salute sono 18.727, contro i 16.999 delle 24 ore precedenti. Calano i decessi: 761 i morti (ieri erano stati 887). Sono invece 24.169 i guariti, mentre gli attualmente positivi si riducono di 6.204 toccando quota 690.323. L’incremento dei casi e’ anche da attribuire all’aumento dei tamponi: 190.461 in crescita rispetto ai 171.586 processati ieri, con un rapporto tamponi/positivi che si conferma sotto il 10%, esattamente al 9,8. Non si arresta il trend positivo con la minore pressione sugli ospedali. I pazienti nei reparti ordinari sono 28.562 (-526), mentre le terapie intensive si riducono di 26 unita’ toccando il numero complessivo di 3.265 anche se si registrano 208 nuovi ingressi (comunque in flessione rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 658.496. Sul fronte delle regioni il Veneto continua ad essere la regione con piu’ nuovi contagi (3.883), seguita da Lombardia (2.938) e Piemonte (1.553). La regione con il minor aumento e’ la Valle d’Aosta (11).