De Luca non firma, il governo guarda dall’altra parte e i 471 navigator che hanno vinto il concorso non lavoreranno mai

26 Luglio 2019 - 18:30

CASERTA – C’è il governo nazionale, c’è l’Anpal, l’Agenzia nazionale per il lavoro, c’è la Campania con il suo governatore De Luca e, nel mezzo, come spesso capita per chi viene definito “fesso”, i 471 laureati vincitori del bando per diventare navigator nella nostra regione. Queste figure saranno assunti dall’Anpal per potenziare i centri per l’impiego, attraverso dei co.co.co., contratti di collaborazione coordinata e continuativa.

Eppure questi 471 fessi non sono, visto che per portare a casa l’ambito premio hanno dovuto studiare e non poco. In principio c’è stata una prima scrematura sul voto di laurea e, successivamente, hanno partecipato e vinto un concorso pubblico con domande predisposte dalla Selexi, società che ha curato anche altri concorsi quali Inps e DSGA. E non finisce qui perché, al termine di un periodo di formazione, ci sarà un ulteriore test.

I migliori quattrocentosettantuno dovrebbero iniziare questa parte formativa dalla prossima settimana, ma siamo lontanissimi dal via libera. Per iniziare è necessario che si firmi l’accordo d’intesa tra l’Anpal e la regione Campania. Ma, nonostante tutte le altre Regioni di Italia abbiano firmato l’Intesa con l’Anpal, il governatore De Luca ha già fatto sapere che non sottoscriverà l’accordo perché crede che i navigator andranno a rimpolpare le fila di un nuovo precariato, ragion per cui pretende la “clausola di stabilizzazione” a carico dell’Anpal. Attualmente, quindi, De Luca è restio a firmare un’autorizzazione affinché i navigator, che sono comunque assunti e pagati da Anpal, possano operare sul territorio regionale, ma non è questo il suo problema.

Il governatore, guardando forse un po’ troppo avanti, vuole che la stabilizzazione venga fatta per nome, per conto e a spese dell’Agenzia nazionale per il lavoro. Chi vuole pensar male, e molti degli aspiranti Magellano accusano l’ex sindaco di Salerno proprio di ciò, potrebbe facilmente collegare questo blocco alla partenza del lavoro dei navigator messo in atto da De Luca come un tentativo di poter gestire in maniera locale, e non attraverso un concorso nazionale (questo dei navigator), le future assunzioni per i centri per l’impiego che altrimenti sarebbero assorbite già dai 471 vincitori del bando del marzo scorso.

Il Presidente dell’Inps Tridico e i portavoce dei 5 stelle sostengono che a bilancio sono già stati predisposti i fondi per consentire la stabilizzazione da aprile 2021, ma senza specificare in che modo avverrà tale operazione e soprattutto sulle spalle, o meglio, sulle casse di chi graverà, aumentando, con questi dubbi, le preoccupazioni del governatore campano.

Ma il grande timore dei 471 vincitori riguarda un articolo, il numero 9, del bando dell’Anpal che esonera la stessa da ogni responsabilità in caso di mancata sottoscrizione dell’Intesa, impedendo ai Navigator di essere messi sotto contratto dall’Agenzia. La paura è che questa clausola sia nata in principio per rimandare la questione tra il governo centrale e De Luca, senza perdere la possibilità di far partire il concorso anche in Campania. Il problema è che il nodo nascosto tra la sabbia, è riemerso inevitabilmente in questi giorni. Il rischio che i 471 posti saltino è moto più che una velata possibilità.

A prescindere dalla condivisione o meno del Rdc, la contrattualizzazione è indispensabile per essere operativi e procedere alla attuazione delle politiche attive a favore dei percettori del reddito di cittadinanza che, altrimenti si ridurrebbe a una mera misura assistenziale. Lunedì ci sarà un incontro a Roma per discutere anche della questione Navigator.

 

 

L’articolo del bando che esonera l’Anpal