Ad Script

CORONAVIRUS. Decine di migliaia di operatori campani sottoposti al test rapido. Ma per il Ministero della Salute e Federfarma “sono inaffidabili”

31 Marzo 2020 - 12:04

 

 

CASERTA – Da stamattina è iniziata l’operazione su migliaia e migliaia di operatori sanitari che saranno sottoposti al cosiddetto test rapido per stabilire la loro eventuale positività al Covid-19.

Ne prendiamo atto e già ci siamo in qualche modo organizzati per il lavoro di oggi pomeriggio, quando cercheremo di informare i nostri lettori, ma soprattutto gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, i tecnici di laboratorio o di radiologia, gli altri ausiliari che il test a cui si sono sottoposti o si sottoporranno possieda un accettabile grado di attendibilità.

La prima cosa da stabilire, per esempio, sarà l’identità del produttore. Abbiamo letto con attenzione, infatti, la lettera che Federfarma, cioè l’associazione di categoria più importante dei farmacisti italiani, ha inviato a tutti i suoi associati e dunque a centinaia di migliaia di farmacie operanti nel territorio nazionale.

La Federazione cita testualmente quello che solo pochi giorni fa il Ministero della Salute, cioè il governo, ha messo nero su bianco: il Ministero “ritiene doveroso specificare che, a oggi, i test basati sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che di tipo IgG) diretti verso il virus SARS-CoV-2 non sono in grado di fornire risultati sufficientemente attendibili e di comprovata utilità per la diagnosi rapida nei pazienti che sviluppano COVID-19 e che non possono sostituire il test classico basato sull’identificazione dell’RNA virale nel materiale ottenuto dal tampone rino-faringeo”.

I test a cui si stanno sottoponendo gli operatori sanitari campani sono, per caso, il Coronavirus Quick Test della ditta Superbio e Vivadiag?

Se sì, sono conclamatamente inaffidabili. Se non sono quelli, sono inaffidabili lo stesso, perché o non fanno parte di quel blocco di circa 200 tipologie di test sottoposti al controllo dell’Oms o comunque, se ne fanno parte, non hanno lo stesso il marchio dell’affidabilità perché questo, come scrive il Ministero della Salute, nello stralcio riportato nel comunicato di Federfarma, saranno noti “tra qualche settimana”.

Non per dire, noi di Casertace e Napolice qualche domanda sui test rapidi ce la siamo posta già nei giorni scorsi e abbiamo cercato di rispondervi attraverso un articolo che potrete leggere CLICCANDO QUI.