“Diritto all’eleganza”: l’UILDM CASERTA alla Torino Fashion Week con le creazioni degli studenti di San Leucio

6 Agosto 2022 - 14:00

CASERTA (COMUNICATO STAMPA) – Si chiama “diritto all’eleganza” il progetto promosso dalla Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), in collaborazione con gli istituti di moda di tutta Italia, culminato in una sfilata di moda tenutasi giovedì 14 luglio, nella location di Villa Sassi di Torino, nell’ambito delle manifestazioni della Torino Fashion Week.

Presente anche la sezione casertana della sopraccitata associazione: sulla passerella hanno infatti sfilato modelli e modelle con differenti abilità di Terra di Lavoro che, per l’occasione, hanno indossato le creazioni degli allievi del Liceo Artistico ad indirizzo moda di San Leucio.

Una collaborazione importante quella instauratasi sul territorio casertano e resa possibile grazie al fattivo lavoro di Antonella Golino, presidentessa della Uildm casertana, ed a quello della prof.ssa Teresa di Monaco, referente progettuale per l’istituto scolastico coinvolto, coadiuvate dalla direttrice dell’Accademia italiana di moda e couture di Torino Claudine Vincent.

L’iniziativa sul territorio casertano è stata così articolata: all’inizio si sono tenuti incontri di promozione e di sensibilizzazione rivolti agli studenti del Liceo Artistico per  indurli a riflettere sul tema di una moda inclusiva; successivamente agli stessi è stato richiesto di realizzare abiti da uomo e da donna che coniugassero eleganza e accessibilità.  Per riuscire nell’intento, i partecipanti hanno progettato e realizzato abiti in base alle esigenze di vestibilità di persone in carrozzina, modificati nel taglio e provvisti di piccoli accorgimenti per agevolare chi li avrebbe dovuti indossare, quali chiusure facilitate, nonché per consentire la massima autonomia anche a chi ha limitazioni motorie.

Formatrice della sezione casertana è stata Sonia del Vecchio, che ha anche vestito i panni di modella: “Diritto all’eleganza” è stata una bella esperienza soprattutto dal punto di vista comunicativo- ha affermato- Infatti, posso dire che ciò che mi ha più coinvolta e affascinata è stata proprio la prima fase del progetto, improntata sulla sensibilizzazione. È stato interessante seguire l’evoluzione del pensiero dei ragazzi di quarto e quinto superiore, alcuni dei quali al loro primo approccio con la disabilità, che, sollecitati sul tema, hanno saputo superare tabù e pregiudizi preesistenti”.

Soddisfatta anche la Prof. Di Monaco che ha seguito da vicino le fasi della realizzazione dei capi: “Le classi che hanno partecipato con le loro idee progettuali sono state la 4D, 4E, 5F. Sono stati selezionati 3 bozzetti di cui due femminili e uno maschile.

Al di là del lavoro di realizzazione, contrastato anche dal Covid che ha costretto a casa alcune allieve coinvolte, l’esperienza è stata interessante per il contatto diretto con la modella Sonia che ha contribuito a sensibilizzare ed avvicinare allievi e docenti al tema dell’inclusione, all’accettazione della diversità, oltretutto tema dell’UDA del 5 anno e quindi discussione d’esame.

Anche per noi docenti è stata l’occasione per verificare la validità di alcune scelte sartoriali, modificare alcuni modelli per una migliore vestibilità”.

A sfilare come modello maschile oltre Sonia è stato Michele Generico di Maddaloni il quale riferisce “Progetto diritto all’eleganza è stato un esperienza bellissima ho vissuto qualcosa di magico ed ha abbattuto alcuni pregiudizi e mi ha aiutato a prendere più consapevolezza dei miei mezzi ringrazio la UILDM Caserta per avermi fatto vivere tutto questo”.

È il presidente dell’associazione UILDM Caserta, nonché referente progettuale della sezione a concludere “Un progetto nato in collaborazione con le scuole e che dalle scuole è voluto partire per veicolare il concetto secondo cui la bellezza non è perfezione, ma unicità.  Mi auguro che esso sia stato d’aiuto a giovani, ai docenti ed alle famiglie nell’abbattimento di barriere sociali e culturali”.

Scopo dell’iniziativa nazionale, a cui hanno aderito complessivamente 250 studenti e 13 scuole di moda, era la sensibilizzazione per la costruzione di una società più aperta ed inclusiva attraverso la diffusione di un messaggio in cui il concetto di bellezza non risiedesse nella rispondenza ad alcuni canoni, bensì alla valorizzazione dell’unicità dei singoli.