Dolore e commozione ai funerali di Liberato Puca, il 16enne campione vittima del male

3 Agosto 2021 - 11:32

AVERSA/SANT’ARPINO/SANT’ANTIMO (Lidia e Christian de Angelis) – Dolore e commozione ai funerali di Liberato Puca, il 16enne campione vittima del male. Ieri presso la  Parrocchia San Vincenzo Ferreri si sono celebrati i funerali del talentuoso 16enne che ha lasciato prematuramente il padre Antimo, la madre Maria, i fratelli Marika, Andrea e Anita, oltre ai tanti amici e compagni di calcio. Bellissime le parole del Vescovo Spinillo durante la funzione religiosa svoltasi presso la parrocchia San Vincenzo Ferreri:

“La nostra comunità parrocchiale si stringe tutta per la perdita del nostro giovanissimo Liberato Puca. Mai avremmo immaginato di poter celebrare il funerale di un ragazzino di 16 anni e di dargli l’ultimo saluto. Il primo pensiero è per lui, per l’interruzione del suo progetto di vita, per i suoi genitori, per i fratelli, i parenti, per tutti noi, perché la morte di un giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza che ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po’ di futuro e di fiducia a tutti. Questa mattina ai funerali il nostro vescovo S. Ecc. Rev. Mons. Angelo Spinillo ci incoraggiava dicendo: “Siamo tutti fratelli e sorelle, perché condividiamo insieme la vita nelle sue gioie e nei suoi dolori, una sola famiglia. E mi piace pensare che in questo momento Liberato si trovi davanti al Signore e nel contemplare il volto di Cristo, preghi per noi e per il nostro dolore. Liberato adesso fa sue le parole del salmista: Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla. Perché in questo momento è con Gesù e con Lui riceve la pienezza”. Sicuramente qui, in questa zona di Sant’Antimo, ci mancherà Liberato, ma nella fede con Gesù crediamo che saremo sempre accompagnati dalla sua presenza. Il Signore non ci ha abbandonati. Dio ci darà la forza. Ricorderemo la bellezza di Liberato, perché era un bellissimo ragazzo, pieno di sogni, di intuizioni, semplice e generoso. Un ragazzino con un cuore libero e accogliente. Era un talento del calcio, ma ricorderemo soprattutto la sua forza e tenacia nel giocare la partita più difficile, perché come un leone, nonostante il dolore e la grave misteriosa malattia, ha combattuto alla grande, incoraggiando sempre coloro che gli erano vicini. Accompagniamo con la preghiera i suoi genitori: Maria e Antimo, una coppia forte, che insieme hanno sfidato anche le probabilità della medicina per affrontare nella serenità, nel coraggio e nell’amore, questa grande prova e la grave malattia di Liberato. Accompagniamo i suoi fratelli: Marika, Andrea e Anita, che sono e che continueranno a crescere in mezzo a noi, nella bellezza del servizio e nel farsi conoscere ognuno con le proprie qualità. Liberato, uno dei nostri figli, sarà sempre in mezzo a noi, e ci sosterrà in questo cammino. “O Dio, che conosci e disponi i momenti della vita umana, tu vedi il dolore di questa tua famiglia per la morte del nostro fratello Liberato, che in tempo così breve ha concluso la sua esistenza terrena: noi lo affidiamo a te, Padre buono, perché la sua giovinezza rifiorisca accanto a te, nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen”. Dai tuoi sacerdoti e dalla tua comunità parrocchiale “San Vincenzo Ferreri” – Sant’Antimo – Noi ti vogliamo ricordare sempre in questo modo.”