Don Franco Galeone: L’omelia per l’Epifania del Signore
6 Gennaio 2021 - 10:30

Mercoledì 6 gennaio 2021
EPIFANIA DEL SIGNORE
Riguardo alla stella: Matteo scrive che la stella andava da Betlemme a Gerusalemme, cioè da nord a sud! Davvero singolare! Tutti i corpi celesti si muovono da est a ovest. Era opinione diffusa, infine, che la nascita di un grande personaggio fosse accompagnata dall’apparizione della sua stella in cielo: grande per i ricchi, piccola per i poveri, sfuocata per i deboli. Ma davvero i Magi hanno visto una stella cometa? Molti astronomi hanno dedicato tempo ed energie per verificare se duemila anni fa sia apparso un astro in concomitanza con la nascita di Gesù.
I tre Magi hanno allietato la nostra infanzia. Giungono alla fine delle feste natalizie; li mettiamo fuori dallo scatolone solo la sera prima dell’Epifania; in poco tempo, essi portano nel presepio una presenza esotica, fiabesca. A meglio riflettere, però, i Magi ci lanciano un messaggio molto impegnativo: la sapienza umana, l’intelletto aperto, può riconoscere i segni del divino nella natura. Dio si rivela non solo ai semplici, ma anche ai sapienti, a quanti ricercano con passione la verità. Questo racconto evangelico è segnato da due domande simili a prima vista. “Dov’è
La felice avventura dei Magi può essere anche la nostra, se avremo il coraggio di metterci in cammino, di rischiare, di essere coerenti, di credere ai sogni, di sfidare il sorriso della stupida maggioranza. Ritornare in famiglia e nel lavoro per un’altra strada, non in senso geografico ma spirituale: non ritornare al Potere, nel Palazzo di Erode, con la sua sterile sapienza, ma convertiti dentro, rifatti nel cuore, con la gioia di chi ha davvero incontrato il Signore! Così mi piace pensare ai Magi: non come a intellettuali che il potere o la chiesa hanno messo a tacere con la paura o con i regali, ma come a filosofi in cerca di verità, che creano scompiglio nei palazzotti del potere civile e religioso. Uomini come il biblico Abramo: si sono lasciati catturare dall’avventura di Dio, con poche certezze e molti rischi; stanchi di ruminare la sterile verità, hanno creduto all’utopia, alle stelle, ai sogni, alle voci del cosmo. Uomini come il mitico Ulisse: hanno rifiutato di entrare nel gregge della mediocrità generale, hanno scommesso su Dio, e solo alla fine del viaggio, la felice scoperta, Gesù, e sono ritornati con la luce di una stella nel cuore, per sempre. Buona vita!
A cura del Gruppo Biblico SHALOM. Per contatti: f[email protected]