Dopo il caso di S.MARIA C.V., altra denuncia per presunte percosse subite da detenuti casertani

2 Luglio 2021 - 19:04

È stata presentata dall’associazione ‘Bon’t worry Ingo’

CASERTA/MADDALONI/MARCIANISE  (Tina Palomba) – Indaga la procura di Vincenza su altri casi di violenze e maltrattamenti di detenuti avvenuti in un altro carcere italiano. Dopo il terremoto giudiziario di lunedì scorso, nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, che vede indagate oltre cento persone tra direttori e agenti della polizia penitenziaria, salta fuori con la denuncia del presidente dell’associazione della ‘Bon’t worry Ingo’, Bo Guerreschi, che si occupa tra l’altro dei diritti dei detenuti, un altro scandalo.
Alcuni reclusi della prigione di Vicenza, tra questi alcuni casertani (Maddaloni e dell’agro aversani), napoletani e calabresi hanno denunciato “la violazione diritti umani, violazione diritti detenuti, violazione diritto alla salute, violazione dell’alimentazione.
La mensa nei giorni festivi è chiusa per cui i detenuti comuni, non  ricevendo pacchi  da alcuno, non  mangiano. Le celle obsolete  e sporche di  sangue da detenuti affetti da autolesionismo,  violenze fisiche, minacce, violenze psicologiche, detenuti tenuti calmi con psicofarmaci, celle senza alcuna forma di igiene, e molto di più. Uno dei detenuti è stato sbattuto vicino alle sbarre per aver fatto rovesciare un secchio di acqua. L’ultimo suicidio è avvenuto alcuni mesi fa. In sintesi violazione del Protocollo Opzionale alla Convenzione ONU”.
Ecco quello che si legge nella loro denuncia. Del caso si sta occupando, oltre che la Procura di Vicenza, anche il comitato Interministeriale per i Diritti Umani, il presidente Fabrizio Petri.