DRONI CONTRO IL CORONAVIRUS. L’idea di Vincenzo Melone che è piaciuta anche al governo

25 Marzo 2020 - 18:11

CASAGIOVE – Nella giornata di lunedì è stato dato il via libera all’uso dei droni per monitorare lo spostamento dei cittadini. Infatti, l’ente nazionale di controllo del volo ha indicato sia i dispositivi che possono essere utilizzati sia le modalità, monitoraggio che sarà possibili fino al 3 aprile.

Il controllo tramite i droni è un’ottima notizia, perché aiuterà maggiormente le forze dell’ordine nel perlustrare tutto il territorio. Ma chi ne aveva già parlato pochi giorni fa in una breve dichiarazione rilasciata noi di CasertaCe è Vincenzo Melone. L’ex primo cittadino di Casagiove, come potete leggere nel testo qui in basso, aveva sottolineato come la Cina ha messo in atto un grande lavoro tecnologico per limitare il contagio. Scriveva solo pochi giorni fa Melone che “considerato che l’obiettivo è quello di salvare delle vite umane e contenere l’epidemia, ogni mezzo può ritenersi lecito“.

Sicuramente una buona idea quella partorita da Vincenzo Melone, considerato che anche il governo centrale ha messo in campo questo tipo di iniziativa per combattere il contagio. L’ex primo cittadino della città del casello di Caserta nord dichiarava, infatti, di ritenere auspicabile l’impiego dei droni perché “sono uno strumento non impossibile e né particolarmente dispendioso“.

IL TESTO COMPLETO DELLE DICHIARAZIONI DI MELONE

In questa situazione surreale l’impiego della tecnologia contro questa epidemia ha avuto un ruolo importantissimo e di questo ne è testimone il popolo cinese che ha affrontato questa emergenza mettendo in campo tecnologie all’avanguardia, sia nel campo sanitario che in quella della  sicurezza.

L’impiego tecnologico su vasta scala di questi mezzi sofisticati ha salvato tante vite umane e soprattutto ha consentito di preservare  l’incolumità di Medici ed operatori sanitari, in prima linea contro questo nemico invisibile e che molto spesso qui da noi hanno già pagato con la loro stessa vita.

La Cina come detto, ha messo in atto una  potenza tecnologica, senza precedenti, che ha svolto un ruolo importante nel fermare i contatti tra le persone al fine di evitare il contagio E’ vero che stiamo parlando di un paese dove il controllo sulla popolazione e’ quotidiano, massivo e forte, ma allo stesso tempo, a considerato che che se l’obiettivo comune è quello di salvare delle vite umane e contenere l’epidemia, ogni mezzo può ritenersi lecito e la privacy del cittadino può subire qualche piccola limitazione nel nome di un interesse primario quale la salute pubblica ed il benessere fisico di tutti i cittadini.

In questa guerra contro il Coronavirus in Cina hanno avuto un ruolo importante i “dottori robot” che sono stati utilizzati negli ospedali per limitare i contagi del personale sanitario così come importante è stato l’impiego massiccio dei “droni” dotati di altoparlanti e videocamere ad alta definizione che hanno consentito alle forze di polizia di monitorare e di intervenire nei confronti dei cittadini che non avevano la mascherina o uscivamo per strada.

 Da noi, invece, ci è limitati ad introdurre l’utilizzo dell’autocertificazione in forma cartacea che passa in mano in mano con il rischio di contagio, con il fine di scoraggiare in qualche modo gli spostamenti ingiustificati. In questo momento non possiamo, certamente,  pensare di utilizzare e dotarci dei Robot, con dei compiti sanitari e di sicurezza,  e’ impossibile  per vari motivi ci vogliono anni.

Al netto di tutto questo, ritendo che una misura sperimentale nei vari Comuni per il controllo dall’alto con l’impiego dei “droni” appare auspicabile e soprattutto non impossibile né particolarmente dispendiosa. L’utilizzo di droni difatti, potrebbe rappresentare un deterrente nei confronti di molti irresponsabili che continuano incautamente ad uscire oltre che consentire alle forse dell’ordine di intervenire in maniera pesante nei confronti di quelli che  non rispettano le regole.