Duplice omicidio di camorra: tre condanne. “Si salva” il luogotenente di Antonio Iovine

9 Aprile 2024 - 16:56

Arriva il verdetto per l’assassinio di Sebastiano Caterino e di suo nipote Umberto De Falco

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Una assoluzione clamorosa (il pm aveva chiesto l’ergastolo) e tre condanne per il duplice omicidio di Sebastiano Caterino e di suo nipote Umberto De Falco, avvenuto il 31 ottobre 2003 a Santa Maria Capua Vetere.

Questo il verdetto emesso oggi dalla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere. A leggere il dispositivo il presidente Roberto Donatiello: Corrado De Luca (difeso dall’avvocato Domenico Della Gatta), per il quale, appunto, il sostituto procuratore Simona Belluccio aveva invocato il carcere a vita, è stato assolto “per non aver commesso il fatto”. 28 anni di carcere, a testa, invece, per la famiglia Moronese, ovvero Sandro e Agostino Moronese e Raffaelina Nespoli, oltre al pagamento di una provvisionale di 20mila euro per le parti civili.

De Luca, luogotenente del boss Antonio Iovine, era accusato di concorso esterno in omicidio perché, stando alle tesi dell’accusa, avrebbe preso parte ad un appostamento finalizzato ad eliminare Caterino, mentre la famiglia Moronese avrebbe fornito al gruppo di fuoco l’accesso alla propria abitazione per compiere il duplice omicidio. Ricordiamo che l’omicidio avvenne il 31 ottobre 2003 in via dei Romani, a Santa Maria Capua Vetere: Sebastiano Caterino e suo nipote Umberto De Falco vennero crivellati con 50 colpi di arma da fuoco a bordo di una Volkswagen Golf.