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E’ morto il giornalista Franco Lauro, raccontò le gesta dello scudetto della Juvecaserta

14 Aprile 2020 - 19:55

CASERTA – Lutto nel giornalismo italiano, in particolare in quello sportivo: è morto Franco Lauro, volto noto di RaiSport. Avrebbe compiuto 59 anni il prossimo ottobre. Il giornalista è stato trovato privo di vita nella sua abitazione, vittima di un improvviso malore. Appassionato di calcio e basket, esperto di calciomercato, Lauro è stato protagonista di numerose telecronache e negli ultimi anni era alla conduzione e all’approfondimento del notiziario sportivo Rai. Raccontò in tv lo scudetto della Juvecaserta. Era stato anche al voce per Tuttobasket, trasmissione radiofonica di Radiorai, della squadra bianconera e del Napoli Basket.

Grande esperto di basket, nel 1995 ha commentato la storica impresa della Nazionale femminile di pallacanestro allenata da Riccardo Sales, medaglia d’argento agli Europei di Brno. Nel 1999 ha poi commentato insieme a Dado Lombardi le gesta della Nazionale di pallacanestro dell’Italia di Bogdan Tanjevi campione d’Europe in teerra di Francia. Nel 1996, in occasione dell’attentato terroristico alle Olimpiadi di Atlanta, è rimasto in studio quasi ininterrottamente per 32 ore per curare tutti i collegamenti con le reti e i Tg. Nel 2003, insieme a Giampiero Galeazzi, è stato al timone della Domenica Sportiva edizione del cinquantenario, nel 2004 di Domenica Sprint e dal 2005 della trasmisisone ’90 minuto Serie B’. Dal 2008 al 2014 ha poi condotto ’90 minuto Serie A’, mentre nel giugno e luglio 2010 è stato il conduttore di Dribbling Mondiali su Rai Due. Nel 2016-2017 conduceva il pre e post partita della Coppa Italia con Mario Sconcerti. Giornalista colto e sensibile, conosceva profondamente lo sport e sosteneva l’importanza del dilettantismo e delle categlorie minori anche nel mondo del calcio. In uno dei suoi ultimi interventi durante la trasmissione sportiva ‘Radio Goal’ su Radio Kiss Kiss Napoli di

una settimana fa, parlando del futuro del mondo del pallone in Italia, aveva detto: “Il calcio è il romanzo popolare più amato dagli italiano. Ci sono tanti legami che ci accompagnano negli anni. Tutelare la base del calcio è importante, significa tutelare tutto. Non si può pensare solo al vertice e alla Serie A. Se noi facciamo morire il calcio dilettantistico, la Serie C, il calcio femminile, noi facciamo un danno a tutto il movimento e a perdere ci va anche il vertice”.