Ecco le nuove regole anti CORONAVIRUS per accedere alla Reggia, al Parco Reale e al Giardino Inglese. Slitterà la riapertura?

22 Maggio 2020 - 14:20

CASERTA (pm) Come avevamo anticipato nei giorni scorsi (LEGGI QUI), da martedì 2 giugno riapriranno il Parco Reale (con orari dalle 8.30 alle 19.00 ed ultimo ingresso alle 18.00) ed il Giardino Inglese (dalle 8.30 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.00). Poi, da mercoledì 17 giugno saranno visitabili anche gli Appartamenti Reali.

Gli accessi, tuttavia, saranno contingentati per numero di persone e fasce orarie. I visitatori, compresi gli abbonati e gli aventi diritto ad agevolazioni o gratuità, potranno accedere al Parco Reale esclusivamente previa prenotazione telematica. Il concessionario del servizio biglietteria, Opera Laboratori Fiorentini, garantirà la registrazione dell’accesso ad un massimo di 30 persone ogni 15 minuti.  La relativa procedura online sarà disponibile dalla prossima settimana.

Restano invariati i costi delle varie tipologie di  biglietto, compreso quello denominato “Parcoday”, e tutte le agevolazioni tariffarie già previste.

I visitatori, nel rispetto nelle misure di profilassi anti COVID, avranno l’obbligo di utilizzare la mascherina protettiva personale, di osservare la distanza sociale di sicurezza  nonché il divieto di assembramento. Non sarà consentito l’accesso a persone con una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Sarà predisposta, al riguardo, un’apposita segnaletica agli ingressi e lungo il percorso di visita.

I visitatori che non si atterranno alle prescrizioni rischiano l’allontanamento dal complesso vanvitelliano  e  un provvedimento di divieto di accesso.

Per la riapertura del museo, il consiglio di amministrazione dell’ente, accogliendo la richiesta del direttore generale Tiziana Maffei, ha consentito di estendere di tre mesi la scadenza delle tessere di accesso annuale “Parco della Reggia di Caserta” e “ParcApp”. A giorni, poi, è previsto il varo dei nuovi abbonamenti.

Queste sono le principali novità che riguardano la ripresa delle attività di Palazzo Reale. Almeno negli annunci. Perché proprio ieri si è svolta la prevista riunione – avvenuta in videocollegamento – tra la direzione museale e le organizzazioni sindacali del personale finalizzata a concertare tali misure  e non sono mancate le divergenze di vedute.

Scettici molti dei rappresentanti dei lavoratori, che hanno lamentato l’impossibilità materiale che avrebbero avuto di visionare e valutare compiutamente la bozza del provvedimento di riapertura presentato all’incontro e la perdurante mancanza degli indispensabili dispositivi di protezione individuale di cui devono essere dotati i dipendenti museali che operano a contatto con il pubblico.

Perplessità sono state anche espresse per il fatto che gli apparati termoscanner, il cui uso è previsto per i musei che superano i 100mila visitatori anno come la Reggia, possano essere, secondo loro, disponibili per tempo, considerato che se ne prevede l’acquisizione non prima di un mese.

Diversità di opinioni, inoltre, si sono registrate anche tra le diverse organizzazioni sindacali sulle modalità, in particolare, con le quali procedere al rilevamento della temperatura corporea dei visitatori. C’è chi propende perché vi provveda direttamente il personale museale appositamente istruito ed incaricato e chi pensa all’allestimento di una postazione per l’automisurazione, senza intervento dei dipendenti.

Anche la scelta di utilizzare come unico varco, sia per l’entrata che per l’uscita, quello di corso Giannone, è apparsa più che dubbia.

Cose non da poco, come si vede, che potrebbero anche riservare la sorpresa di far procrastinare ulteriormente l’apertura del monumento.