ELEZIONI COMUNALI DI CASERTA. Sondaggio Tecnè: uomo contro uomo, Zinzi vince netto su Marino. Ecco perchè il sindaco uscente, con questi numeri, non potrà mai superare il 50% al primo turno

28 Agosto 2021 - 10:47

E’ stato proprio Carlo Marino a commissionarlo e a tenerlo chiuso nel cassetto da qualche settimana

 

CASERTA Carlo Marino ha ordinato un sondaggio all’autorevole istituto Tecnè, molto presente su tutte le più importanti trasmissioni nazionali che approfondiscono i temi della politica italiana e non italiana. Non è stato reso noto, evidentemente, perchè non conteneva un esito favorevole all’attuale sindaco.

Naturalmente se Carlo Marino intende smentire questa notizia, si può accomodare, così avremo la possibilità proprio di pubblicare integralmente le slide di quel sondaggio.

Premessa: si tratta di due stime, una riguardante il primo turno, la seconda il ballottaggio conseguenza del risultato dello stesso primo turno. Ovviamente il sondaggio è stato fatto senza considerare gli spostamenti che sicuramente ci saranno, frutto dell’incidenza delle liste. Va anche specificato che quando è stato fatto, il medico Pulcino non si era ancora ritirato dalla contesa.

Come primo turno, Zinzi viene stimato al 35%, mentre Carlo Marino si attesta attorno al 27%. Il 38% residuo viene spartito tra Del Gaudio, Vignola, Giovine e per i motivi appena detti, Pulcino. E qui bisogna sicuramente fare un ragionamento, partendo da questa base personale che è assolutamente verosimile, anzi gli è andata di lusso a Carlo Marino, è letteralmente impossibile che l’apporto, l’ausilio delle liste, pur forti, del sindaco uscente, costruite sulle solide basi della clientela, dei favori personali, delle cose che Marino ha già dovuto dare, partendo, giusto per far eun esempio, dai 2 milioni e passa di euro di appalti, conquistati improvvisamente nell’ultimo anno dall’imprenditore Ubaldo Caprio, in coindenza dell’arruolamento di Paolo Marzo e della sua famiglia nella squadra del sindaco uscente, dicevamo possano riuscire a trasformare questo 27% nel 50% più uno che occorrerebbe a Marino per vincere al primo turno.

Ecco perchè lo abbiamo escluso dal primo momento: l’impopolarità, l’incapacità di dare un’impronta civile, comunitaria, l’assoluta insensibilità rispetto ai problemi, ai mali di cui soffre Caserta, riescono dunque a sopravanzare finanche l’effetto delle liste ad alta densità clientelare. Dunque, potrà arrivare a 35, potrà arrivare al 40, arriverebbe forse al 42 o 43 se, com’è impossibile, tutti quelli che voteranno le sue liste, non sceglieranno poi di fare il cosiddetto voto disgiunto a favore di un altro candidato sindaco.

Ma sicuramente al 50% partendo dal 27, Marino non ci arriva.

Come sempre, vedete, noi ci mettiamo la faccia ma anche un pò di esperienza, un vissuto e anche perchè no un pizzico di autostima che sicuramente però non ci rende all’altezza delle previsioni di un Paolo Marzo o di un Massimo Russo che ovviamente tirano l’acqua al proprio mulino e sapendo bene il rischoo che corre Marino al ballottaggio, stanno portando avanti questa storia del 50% al primo turno.

Il ballottaggio, sempre secondo il sondaggio di Tecnè, commissionato da Carlo Marino, segnerebbe una percentuale intorno al 56% per Zinzi, con Marino al 44. E anche questo non sorprende. Riteniamo di aver rappresentato, attraverso un ragionamento, aperto alla confutazione, sicuramente, ma ad una confutazione che si strutturi attraverso argomentazioni parimenti attrezzate di concetti e di documenti, il quadro della situazione ad oggi.

Poi, per carità, la campagna elettorale non è ancora cominciata e davanti alla porta dell’ufficio di Marino bisogna ritirare il bigliettino per parlare con lui e inserirsi nella pletora di questuanti, di elemosinanti che danno sicuramente un connotato, che non sorprende chi scrive, a Caserta di una città senza speranza e senza futuro.