ELEZIONI PROVINCIALI Carlo Marino dice di no ma fa di nuovo capolino come candidato del Pd. E De Luca jr…

9 Novembre 2021 - 17:39

Il figlio del governatore della Campania e l’amico Giovanni Zannini sostengono Giorgio Magliocca, ma il nome del primo cittadino del capoluogo dovrebbe farli capitolare. Almeno così vorrebbe la logica politica

 

CASERTA (r.s.) Ad un anno e mezzo dalle elezioni politiche, può Piero De Luca permettersi di rompere con il Partito democratico? Tra diciotto mesi saranno le segreterie nazionali a scegliere i candidati per Montecitorio e Palazzo Madama, quindi perché frapporre già oggi ostacoli alla sua già avviata carriera? E’ questo uno dei quesiti logici a cui cerchiamo di dare una risposta: il figlio del governatore della Campania è stato al fianco del consigliere regionale Giovanni Zannini; è stato da quest’ultimo accompagnato nei vari incontri elettorali che hanno poi portato alla riconferma di Carlo Marino a Caserta, ad esempio. Ha “lavorato”, quindi, affinché il sindaco uscente del Partito democratico venisse rieletto. Ora perché dovrebbe dire no alla candidatura di Marino alla presidenza della Provincia di Caserta?

E’ quello che avranno pensato i dem di Terra di Lavoro che ieri sera, nel corso della riunione della segreteria provinciale, hanno rilanciato il nome del primo cittadino del capoluogo. In fondo Carlo Marino, nonostante le smentite, vorrebbe sedere sulla poltrona che oggi è di Giorgio Magliocca.

Il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, l’europarlamentare Pina Picierno, l’ex deputato Stefano Graziano, il segretario provinciale Pd Emiddio Cimmino collegati in streaming, hanno convenuto che, senza dubbi, il nome di Marino potrebbe far capitolare il giovane De Luca che finora ha sostenuto l’idea dell’amico Zannini di candidare Magliocca. Quest’ultimo, infatti, ha già ottenuto il via libera alla sua ricandidatura da parte del gruppo dei Moderati, da Italia Viva e da Noi Campani, ma non certo il benestare del Partito democratico che proprio non se la sente di votare un presidente ex Forza Italia dall’altro ieri. Insomma per non rompere l’alleanza di centrosinistra, il Pd ora offre su un piatto d’argento al duo Zannini-De Luca il nome di Marino. Se neanche questo dovesse farli capitolare, allora la coalizione sarebbe destinata a disgregarsi ed i consiglieri dei 104 Comuni di Terra di Lavoro chiamati ad esprimere il proprio voto si ritroverebbero a dover scegliere tra il candidato presidente Giorgio Magliocca, quello del Pd (che, senza intesa, invece di “immolare” Marino potrebbe preferirgli l’autocandidato sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa oppure il primo cittadino di Casal di Principe Renato Natale) e l’aspirante presidente designato dal centrodestra unito, Stefano Giaquinto, sindaco di Caiazzo.