ELEZIONI REGIONALI. Ancora il PD di Sessa: “Sì a Schiavone, ma…”. Ma Marino, De Michele e Graziano fanno i pesci in barile, credendo di essere molto furbi

14 Agosto 2020 - 18:32

In calce al nostro articolo, il secondo comunicato di qualche ora fa sicuramente ispirata da Gennaro Oliviero

CASERTA (g.g.) – C’è molta attenzione, da parte di Gennaro Oliviero, a non prestare il fianco a comportamenti che possano consentire a Stefano Graziano di tacciarlo quale esecutore di azioni contrarie agli interessi del Partito Democratico. Ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni si è sviluppato dopo che il citato Graziano ha iniettato nella vena del PD una dose da cavallo di “voti pur che siano“, con la candidatura di Massimo Schiavone, garantita dal padre Michele, re delle Rsa. Il teverolese ha stimolato e sostanzialmente messo a nudo il livello morale di un partito che, a 12 anni dalla sua fondazione, non ha proprio più nulla da dire quale soggetto promotore e propugnatore di un’etica politica appena accettabile e che trova in un minimo di valutazione sul profilo e la qualità di chi la rappresenta un tratto distintivo rispetto al resto della compagnia circense della politica campana.

Dunque, Oliviero, essendo Graziano carta conosciuta, ha detto sì alla candidatura di Schiavone, perché in caso contrario si sarebbe trovato quest’ultimo non solo contro ma addirittura a favore, in appoggio elettorale, al suo competitor. Ma probabilmente non è stato nemmeno questo il punto essenziale di questa schermaglia: Oliviero

sa che Graziano incontrerà una grande difficoltà a candidare il vice sindaco di Caserta Franco De Michele o una delle tante figure del sottobosco parassitario, gratificate da nomine ben remunerate nei cosiddetti enti strumentali, che ormai sono dei carrozzoni impaccati che poi dovranno essere i cittadini a ripianare con le loro tasse.

Questo documento che pubblichiamo in calce è il secondo della sezione PD di Sessa Aurunca ed è frutto proprio della volontà di Oliviero di rendere logica e inattaccabile la sua posizione: se Sessa deve candidare due esponenti del partito, cioè lui stesso e Schiavone, la città capoluogo, in cui il PD esprime il sindaco, il vice sindaco, il presidente del consiglio comunale e diversi assessori, una città in cui il sindaco è stato designato dal partito a capo della sezione regionale dell’Associazione nazionale comuni d’Italia (Anci) e si potrebbe continuare per un quarto d’ora, potrà pure fornire al PD un sostegno, una candidatura forte che possa essere utile alla sua causa.

Perché se Massimo Schiavone non può essere scartato, nonostante la barca da un milione di euro, nonostante le assunzioni a termine di politici, consiglieri comunali, parenti di politici, vice sindaci nelle sue Rsa, peraltro tutte convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, allora sullo stesso terreno dell’interesse del partito, superiore ad ogni interesse singolo e individuale dei candidati, sarebbe illogico, incomprensibile che la città capoluogo, vera roccaforte del PD, forse unica città capoluogo d’Italia in cui il partito di Zingaretti gestisce il potere con una sorta di monocolore che gli consente di avere contemporaneamente di avere le tre maggiori cariche cittadine, non si mostrasse generosa nel mettersi direttamente a disposizione della causa.

Difficile, se non impossibile, contestare questa impostazione, che è super-logica a prescindere da chi la pronuncia.

QUI SOTTO IL COMUNICATO DEL PD DI SESSA AURUNCA:

 

Comunicato Stampa

Si è riunito il coordinamento cittadino del Partito Democratico di Sessa Aurunca ed, all’unanimità, ha espresso parere favorevole all’ipotesi di candidatura nelle liste PD, alle prossime elezioni regionali, di Massimo Schiavone.

Conoscendo il profondo attaccamento e lo spirito di servizio di tutti gli iscritti al partito, non avevo mai avuto dubbi sull’esito di tale determinazione.

La città di Sessa Aurunca, si dimostra, dunque, per l’ennesima volta, pronta ad esprimere le migliori potenzialità per la causa comune, superando, con una sola decisione, gli interessi di bottega e le scelte strumentali, che stanno caratterizzando, da ormai troppo tempo, il partito in Terra di Lavoro.

Il Circolo Cittadino di Sessa Aurunca offre, infatti, due autorevolissime candidature, quella dell’onorevole Gennaro Oliviero e quella di Massimo Schiavone, entrambi dello stesso genere, nell’esclusivo interesse del Partito Democratico. Tanto ci autorizza a rivendicare, politicamente, con ancora maggiore determinazione, l’impegno diretto di realtà territoriali ben strutturate, con rappresentanza istituzionali di massimo rispetto.

Ci riferiamo, chiaramente, alla città di Caserta.

Rilanciamo, quindi, con fermezza assoluta, estendendolo al segretario cittadino di Caserta, Enrico Tresca, al segretario Provinciale, Emiddio Cimmino, ma soprattutto al parlamentare eletto in provincia di Caserta, onorevole Piero De Luca, l’appello affinché, assieme al segretario regionale, Leo Annunziata, esercitino quelle prerogative proprie delle loro funzioni, al fine di coinvolgere direttamente la città capoluogo, con l’indicazione di un autorevole candidato, di genere maschile, per completare e rendere ancora più competitiva la lista del Partito Democratico in Provincia di Caserta.

Un circolo ed una città, ribadiamo, con sindaco e vicesindaco, entrambi, iscritti al Partito Democratico.

Città e circolo che sono riuscite ad indicare autorevoli personalità per ricoprire incarichi istituzionali e di partito come Presidenza ANCI, Presidenza EIC, consiglio di amministrazione ASI, nonché postazioni di rilievo in segreteria provinciale e regionale, ha l’obbligo morale, prima che politico, di contribuire, in maniera diretta, a questa difficile sfida che ci attende. Noi lo abbiamo fatto!

Ci aspettiamo, ora, che venga levato quel velo di ipocrisia, che nasconde le vere ragioni di determinate scelte, che sembrano, ormai è noto a tutti, conseguenze di mero interesse personale. Solo così si potrà continuare a vantare la titolarità e l’appartenenza ad un partito e ad un progetto.

Per il circolo PD di Sessa Aurunca

Francesco SESSA