ELEZIONI REGIONALI E COMUNALI. Tutto come previsto: affluenza in crescita rispetto al 2015. I DATI, I CONFRONTI e le prime valutazioni COMUNE PER COMUNE

21 Settembre 2020 - 17:08

CASERTA – Echissene se qualcuno ci dice che ce la tiriamo. Noi non ce la tiriamo.
Semplicemente, constatiamo.
Noi abbiamo scritto tre articoli relativi ai dati di affluenza delle elezioni regionali e comunali. Il primo dopo la rilevazione di ieri alle 12, il secondo dopo la rilevazione delle 19 di ieri, il terzo stamattina ragionando sulla rilevazione delle 23.

In ognuno di questi tre articoli e addirittura impegnando il titolo nel caso del secondo e del terzo, abbiamo pronosticato che quel trend, considerato misero ed allarmante da tanti, avrebbe invece prodotto una percentuale di votanti superiore a quella di 5 anni fa.

I dati storici dei voti di lunedì, sempre attorno al 15%, sorreggevano quella nostra tesi basata sul semplice argomento che l’enorme armata di candidati all’altezza, non all’altezza, di questuanti, di nani e ballerine messa in piedi da Vincenzo De Luca con ben 15 liste, che hanno costretto molti elettori a ricorrere alle cure della neurologia dopo aver vissuto la tremenda esperienza della piegatura della scheda più grande di tutti i tempi, avrebbe automaticamente fatto crescere la percentuale per il semplicissimo motivo che se piazze, strade, vicoli e contrade sono percorsi da centinaia e centinaia di candidati in più rispetto a cinque anni fa, e aggiungendo a questo fattore la possibilità di votare anche di lunedì, già l’11% di ieri mattina alle 12, ci ha fatto scrivere che avremmo superato, sia a livello complessivo regionale, sia a livello provinciale, l’affluenza del 21 maggio 2015.

In provincia di Caserta ha votato il 57,61%, a fronte del 54,31 % di cinque anni fa, con un incremento di circa 3 punti percentuali.

Per quanto riguarda il dettaglio, per il momento, ci limitiamo qui sotto a presentarvi il link del sito del Ministero dell’Interno, dato che per il tabellone definitivo vogliamo attendere il dato ufficiale di affluenza comprendente tutti i 104 Comuni.

Per quanto riguarda, invece, l’aggregato Campania al momento siamo al 55,53%, mentre cinque anni fa eravamo al 51,93%, con un incremento di quasi 4 punti.
Ovviamente i Comuni in cui si è votato di più sono quelli in cui c’erano anche le elezioni comunali.

AFFLUENZA ELEZIONI COMUNALI:

Nella gara dell’affluenza tra Grazzanise e Arienzo, durante la quale i due Comuni si sono spesso superati, l’ha spuntata la capitale della Terra dei Mazzoni, dove si è registrata una percentuale da voto italiano anni ’70, ovvero l’81,38%, mentre Arienzo si è fermata a quota 78,62%.
A dire il vero, alle ultime elezioni comunali votò, a Grazzanise, una percentuale di cittadini pari a un mirabolante 84,13%, mentre ad Arienzo era andato alle urne l’83,91%.

A Trentola Ducenta ha votato il 71,79% dei cittadini, mentre due anni fa – sempre alle comunali – si recò al voto, nel primo turno, il 78,17%.
E qui la flessione c’è ed è legata probabilmente ad un tipo di elezione diversa, un po’ più timorosa rispetto a quella precedente, perché finalmente c’è stata un’operazione forte della magistratura e dei Carabinieri sulla struttura di malaffare che da quelle urne venne fuori 26 o 27 mesi or sono.

A Casagiove, per le comunali, ha votato il 70,94% a fronte del precedente 71,22%.

A San Nicola la Strada ha votato il 71,25% a fronte del 75,70%.

A Marcianise ha votato il 75,39% a fronte dell’80,36% del primo turno del 2016, ovvero 5 punti in meno.

A Santa Maria a Vico ha votato il 70,88% a fronte del 75,86% delle ultime comunali.

 

AFFLUENZA ELEZIONI REGIONALI:

Com’era largamente prevedibile Gallo Matese è stato il Comune in cui si è votato di meno, con il 15,41%.

Una rapida carrellata nei Comuni più grandi:

Caserta capoluogo al 57,73%, a fronte del 54,65% delle precedenti elezioni;
Aversa al 55,45%, a fronte del 51,40%;
Maddaloni al 47,55%, a fronte del 46,57% precedente;
Santa Maria Capua Vetere al 56,45%, a fronte del 51,49% delle precedenti elezioni;
Capua al 54,05%, a fronte del 58,36%, con un decremento di quasi 4 punti rispetto alle ultime elezioni;
Sessa Aurunca al 57,29% a fronte del 54,38% precedente;
Mondragone 46,93%, 2 punti in più rispetto alla volta scorsa;
Castel Volturno al 34,08%, percentuale bassa ma comunque superiore di quasi 2 punti a quella del 2015;
Orta di Atella al 50,67% a fronte del 68,75% della volta scorsa, con un calo verticale di 18 punti probabilmente legato alla presenza di qualche candidato locale più radicato e forse anche un po’ di sfiducia dopo l’ennesimo scioglimento per infiltrazione camorristica;
Casal di Principe al 47,42%, rispetto al 46,04% della volta scorsa;
Teano al 51,30% rispetto al 49,29% della volta scorsa;
Piedimonte Matese al 54,57% rispetto al 45,35% della volta scorsa. Qui sicuramente ha giocato un ruolo importante la presenza di ben 4 candidati locali, cioè Sonia Palmeri, l’ex presidente del consiglio Gianluigi Santillo, la preside De Girolamo e De Rosa, in campo per Forza Italia, oltre all’influenza dell’alifana Visone, in campo per la Lega.