ELEZIONI REGIONALI. Ecco la lista dei 5 Stelle: sulla Mucherino e lo scioglimento per camorra di Caserta vi diciamo la nostra. Lo stesso vale per la presidentessa del consiglio comunale di Colombiano-Zannini

22 Settembre 2025 - 20:14

La posizione della Mucherino è differente da quella della semi-anonima consigliera comunale Mariana Funaro, che dovrebbe correre con il Pd. E vi spieghiamo il perché. Su Ketty Cassandra grandi perplessità. Raffaele Aveta, in duello con Enzo Iodice e Camilla Sgambato…

CASERTA (g.g.) La lista dei 5 stelle per le elezioni regionali del 23 e 24 novembre, relativamente alla circoscrizione di Caserta è pressocché fatta. Manca un nome, che probabilmente è già in giro, ma fondamentalmente ci siamo.

Facciamo subito un breve ragionamento su una dei candidati: ieri, nell’articolo riguardante i probabili candidati del pd (CLICCA E LEGGI), ci siamo soffermati un attimo sulla candidatura dell’ex consigliera di Caserta Mariana Funaro, sulla quale abbiamo espresso una sorta di punto di vista: Mariana Funaro ha svolto un ruolo minore, quasi invisibile, nella maggioranza che ha sostenuto il sindaco Carlo Marino, per cui, su di lei e sulla presentabilità della sua candidatura, incide molto meno il problema dello scioglimento dell’amministrazione comunale e del consiglio comunale targati Carlo Marino per infiltrazioni camorristiche.

Nel momento in cui leggiamo tra i candidati dei 5 Stelle il nome di Carmela Mucherino, il discorso cambia. E’ vero che la Mucherino, quando è stata nominata la commissione di accesso si è dimessa dalla carica di assessore all’ambiente e alla nettezza urbana. Ma l’ha fatto quando la casa stava già bruciando. Da assessore ha condiviso, infatti, quasi quattro anni di amministrazione. Ciò non vuol dire che soggettivamente abbia sviluppato responsabilità personali, ma la politica, quella seria, quella sulla quale i 5 Stelle hanno costruito o hanno tentato di costruire l’immagine di un partito “diverso” è fatta anche di responsabilità oggettive, solo politiche.

Ora, la Mucherino sarà anche una brava persona, è sicuramente la pupilla del senatore nonché leader provinciale dei pentastellati, il casapullese Agostino Santillo, ma la sua candidatura alla Regione è assolutamente inopportuna; ovviamente se la guardiamo dall’angolo visuale di uno che crede, partecipa e si sente un esponente del partito fondato da Beppe Grillo.

Chiarito il nostro punto di vista sulla questione, andiamo oltre: in capo alle Regionali scenderà Aldo Simonelli, consigliere comunale di Frignano e già primo collaboratore dell’europarlamentare Danilo Della Valle, carica da cui si è dimesso nel giugno scorso.

I 5 Stelle vivono molto di ritualità, a volte puramente formali e non sostanziali, e allora sia la Mucherino che Simonelli, se ci vai a parlare, ti diranno che la loro candidatura non è certa. Ma noi che siamo gente più pratica non possiamo star qui a perder tempo con i riti dell’apparenza.

Una candidatura di cui si parla da tempo è anche quella di Raffaele Aveta, il quale a differenza di Simonelli e di Mucherino, non è un pentastellato puro dato che arriva dai Verdi. Per cui, da almeno un anno, dice e garantisce a tutti che lui alle Regionali ci sarà sotto all’insegna dei 5 Stelle.

Interessante quello che succederà a Santa Maria Capua Vetere, con tre personaggi non di secondo piano in campo. Oltre ad Aveta, infatti, si candiderà l’ex parlamentare ed ex sottosegretaria Camilla Sgambato per il Pd e l’ex sindaco sempre di Santa Maria Enzo Iodice, già direttore sanitario dell’Asl di Caserta e oggi direttore responsabile dei due importanti distretti di Aversa e di Lusciano.

Probabilissimo candidato sarà anche Fabio Di Micco di Orta di Atella, già senatore in quell’autentica ruota della fortuna che portò in Parlamento anche gente passata per caso sul web e associatasi ai 5 Stelle. Niente contro Di Micco, ma francamente non ricordavamo il suo nome come uno che ha rappresentato questa provincia all’interno del Senato della Repubblica.

E veniamo poi a Ketty Cassandra. E qui, c’è da fare un altro discorso. Ci rivolgiamo direttamente alla classe dirigente dei 5 Stelle della provincia di Caserta: secondo voi, cosa è e cosa rappresenta, come sistema di potere, come relazioni particolari e come meccanismi complessivi dello stare in politica, l’amministrazione comunale di San Marcellino? Cosa ne pensate di Giovanni Zannini che su quell’amministrazione ha una sorta di potestà prevalente, al punto da determinare l’elezione del sindaco Anacleto Colombiano a presidente della Provincia?

Che ne pensate? Evidentemente ne pensate bene per candidare Ketty Cassandra, la quale non è solo una consigliera eletta con una sola lista messa in campo in un posto complicato come San Marcellino, ma di quel consiglio comunale è diventata anche presidente, condividendo in tutto e per tutto metodi, relazioni e tutto quello che attiene alla struttura del potere di Colombiano e di Zannini. Anche in questo caso si tratta di una candidatura finalizzata alla pagnotta delle preferenze, che non dovrebbe appartenere al Dna, al tessuto connettivo dei 5 Stelle.

Ultimo candidato che citiamo è Federico De Matteis, in passato consigliere comunale a San Nicola la Strada e oggi militante.

Ne mancano due, vedremo di capirci meglio qualcosa nei prossimi giorni.