ELEZIONI REGIONALI. “La bacchetta retrostante” di Graziano smascherata da Oliviero che dice sì al principino delle Rsa a condizione che minimo Franco De Michele si candidi a CASERTA. Che coppia di fracassoni D’Andrea e Massimo Schiavone!

12 Agosto 2020 - 12:52

Come avevamo largamente previsto ieri pomeriggio, a bacchetta corrisponde contro-bacchetta. Giusto per imbrogliare ulteriormente la matassa, si era parlata anche di una quinta candidatura al femminile ma Lucia Esposito ha stoppato tutto: “Mi ritiro dopo un minuto”

 

CASERTA – “Bacchetta chiama contro-bacchetta“. Com’era stato troppo facile prevedere ieri, la questione della candidatura di Massimo Schiavone, il quale, non ce ne voglia, la nostra è una citazione storico-politica di una famosa frase pronunciata da Lenin, per qualificare gli esponenti del comunismo bolscevico attivi nell’Europa occidentale, nell’ottica internazionalistica della rivoluzione mondiale, sta facendo un pò la figura “dell’utile idiota“.

Il ragazzo, che sarà sveglio e preparato su altre cose, di politica non capisce granchè. Il papà, pure simpatico ancora di meno, ma pensa di essere lo “zio d’America” ritenendo che la sua consistenza economica possa permettere al figlio di superare ogni ostacolo e soprattutto di conquistare almeno 10mila voti.

In realtà, c’è gente scafata che, negli ultimi giorni, ha messo senior e junior letteralmente “in mezzo”: Stefano Graziano, che poi fondamentalmente solo questo ha sempre saputo fare, non avendo mai espresso nulla di che sul piano dei contenuti e della conoscenza approfondita delle problematiche territoriali, ha preso ‘sto Schiavone e gli ha detto di star tranquillo perchè lui gli avrebbe trovato un posto nella lista del Pd.

In realtà, Graziano ha costruito quella che potremmo definire una bacchetta a struttura retrostante. A definirla così, sembra un’arma micidiale, al contrario, si dimostrerà un tric trac sfiatato. In apparenza, secondo ciò che si vede dalla parte “antistante” della bacchetta, Schiavone entra in campo per togliere voti ad Oliviero, almeno 2mila che consentirebbero al teverolese di sopravanzarlo; in realtà Graziano sa bene che far passare questa candidatura è difficile per una serie di motivi.

E qui, la bacchetta, ormai sempre meno turgida e sempre più moscia del Graziano, si posiziona in maniera tale da rendere visibile, almeno agli occhi di noi che lo conosciamo bene il soggetto, la sua parte retrostante, perchè, in questa vicenda, è il retropensiero che conta: Oliviero, avrà detto tra sè e sè l’ormai sfiatato maestro di bacchette, dirà sicuramente no. A quel punto, gli Schiavone vivranno solo per fargliela pagare e dunque li potrà arruolare facilmente tra i miei sostenitori. Così, dato che mi trovo, mi vado pure a fare anche un giro nella barca da un milione di euro, appena posso.

Ma checchè lui pensi, il mitico fratellone non ha un’intelligenza molto superiore alla media. E’ come quelle strutture di azione militare, la cui organizzazione veniva secretata. Basta conoscere il codice criptato e Graziano diventa come quel virus che quando, per l’appunto, lo conosci, lui non può più uccidere. E, al riguardo, il teverolese sta diventando “carta conosciuta”.

Nessuno, conseguentemente, si pone più al suo cospetto in maniera rilassata, con la convinzione di poterti confrontare a briglie sciolte, a difese abbassate. Chi parla con lui, le barriere, al contrario, le alza, sapendo che poche verità usciranno dalle parole che “fratellone” pronuncerà. “Carta conosciuta”, insomma: Oliviero, ma in pochi ci sarebbero cascati, non ha abboccato e ha detto di non essere pregiudizialmente contro alla candidatura di Massimo Schiavone.

Al riguardo, pochi minuti fa, il segretario cittadino del Pd di Sessa Aurunca, Francesco Sessa, ha scritto un comunicato, il cui testo integrale pubblichiamo in calce a questo articolo, nel quale afferma in sostanza che la sezione Pd di Sessa è pronta a fronteggiare il grande sacrificio di due candidati contemporaneamente in campo.

E’ pronta, prontissima, purchè anche la città di Caserta fornisca la stessa disponibilità, mettendo in campo l’ottavo candidato della lista, sempre ovviamente al maschile. Badate bene, maschile e non femminile. Perchè Graziano, sempre più convinto, avendo totalmente perso il contatto con la realtà, di essere un Richelieu, anche questa ipotesi ha prefigurato ieri, cioè quella di una quinta donna, incrociando naturalmente il secco veto di Lucia Esposito che ha immediatamente annunciato il suo ritiro qualora si fosse verificata tale evenienza.

L’attuale presidente della commissione regionale della sanità, riesce a muovere come pedine chi non lo conosce bene. Non a caso, si viene a determinare una sorta di asse dell’estemporaneità, dell’ecclettismo suggestivo e fracassone, formato da Massimo Schiavone e Dino D’Andrea, quest’ultimo sindaco di Teano, fratello di Antonella D’Andrea, candidata nella lista Pd e che si è prestato, illudendosi di essere lui lo stratega dell’iniziativa, a spingere per la candidatura del post adolescente sessano.

In conclusione, come abbiamo scritto ieri, Schiavone dentro se a Caserta capoluogo si candiderà uno dei grandi elettori di Stefano Graziano. Oliviero, attraverso la sezione di Sessa, non si accontenterà di un pinco pallino qualsiasi ma minimo chiederà un impegno diretto, una discesa in campo del vice sindaco Franco De Michele. La formalizzazione della presa di posizione del circolo di Sessa Aurunca riduce anche la possibilità creativa del coordinamento regionale del Pd che negli ultimi giorni dice di aver assunto le redini della vicenda, anche se noi, per la prima volta, non ricordiamo neppure il nome del segretario regionale, ricavando da questa provvidenziale forma di ignoranza un godimento para-sessuale.

Insomma, Schiavone in lista se si candida Franco De Michele. A quel punto, qualche chance per far scattare il secondo seggio al Pd ci sarebbe. Ma non la certezza. Sicuramente gli effetti si compenserebbero perchè Carlo Marino non potrebbe, a 10 mesi dalle elezioni comunali, far fare la figura del peracottaro al suo fedelissimo vice. E con De Michele in grado di arrivare al minimo sindacale dei voti, si registrerebbe un’erosione del consenso ad appannaggio di Graziano, più o meno speculare a quella che Oliviero dovrebbe subire tra Sessa Aurunca, Cellole e dintorni.

Noi lo sappiamo come andrà a finire questa storia. Ma siccome ci siamo stufati già, nonostante abbiamo scritto due articoli da ieri sera sul Pd, ci risentiamo e ci ricolleghiamo, eventualmente, se ne avremo voglia, più tardi.

 

QUI SOTTO IL COMUNICATO DEL SEGRETARIO CITTADINO DELLA SEZIONE PD DI SESSA AURUNCA

Abbiamo accolto con tutta l’attenzione che merita la comunicazione del segretario regionale del Partito Democratico, Leo Annunziata, circa la disponibilità alla candidatura nelle liste PD alle prossime elezioni regionali di Massimo Schiavone, Presidente del Consiglio Comunale di Sessa Aurunca e Consigliere Provinciale.

Io stesso ho immediatamente provveduto a convocare, per venerdì 14 agosto, una riunione per il coordinamento cittadino, onde poter esprimere parere favorevole e, dunque, deliberare il Nulla Osta alla candidatura del nostro giovane concittadino.

Tanto a dimostrazione che, non solo, il circolo del Partito Democratico ma, possiamo tranquillamente affermare, l’intera città di Sessa Aurunca, con profonda passione e spirito di abnegazione, si è dimostrata sempre pronta a mettere a disposizione le migliori energie per la crescita del Partito in provincia di Caserta.

Un gioco di squadra che, però, non verifichiamo nelle altre realtà cittadine. E mi riferisco, in particolare, al capoluogo, Caserta, città con sindaco e vicesindaco, entrambi, iscritti al Partito Democratico, città e circolo “pluridecorati” da incarichi istituzionali e di partito (Presidenza ANCI, Presidenza EIC, consiglio di amministrazione ASI, assemblea ASL, anche, con componente fisso e di rilievo in segreteria provinciale e regionale) che, in un momento tanto delicato per la storia del partito casertano, “si tira indietro”.

Scusatemi la franchezza e consentitemi una citazione. Io non ci sto. A questi giochetti, noi, non ci stiamo.

Facciamo appello, quindi, al segretario regionale, Leo Annunziata, esortandolo ad esercitare quella “moral suasion” e quelle prerogative proprie della sua funzione, affinché coinvolga direttamente la città capoluogo, con l’indicazione di un autorevole candidato, di genere maschile, per completare e rendere ancora più competitiva la lista del Partito Democratico in Provincia di Caserta.

 

Per il circolo PD di Sessa Aurunca

Francesco SESSA