ELEZIONI REGIONALI. Nessun assessore in carica, nemmeno la Palmeri, sarà riconfermato. De Luca, candidandoli le ha dato una chance di sopravvivenza, e Marcellino Iannotta…

30 Luglio 2020 - 21:04

PIEDIMONTE MATESE (g.g.) – Pensiamo che sia utile spiegare quello che per noi rappresenta senso logico, pacifica ragione. Lo dobbiamo fare perché questa campagna elettorale sta manifestando un senso contrario di tipo onirico-fantastico. D’altronde come avevamo largamente previsto quando abbiamo scritto alcuni articoli segnalando l’assurdità della scelta di votare nel mese di settembre, avevamo ben compreso quello che sarebbe stato l’andamento delle vicende della campagna elettorale. I nostri politici sono già scarsi a 18 gradi e al 30% di umidità e aria frizzantina; a 40° e al 60% di umidità, andrebbero chiusi in una cella frigorifera e dimenticati lì per sempre.

Viaggi e miraggi cantava Francesco De Gregori: qui molti dei candidati alle elezioni regionali stanno viaggiando con il pensiero, espandendo il loro irrazionale. Poi, siccome non si riparano la testa e rincitrulliscono riciclando l’anidride carbonica delle loro mascherine, materializzano miraggi su seggi sicuri e su palanche di voti che a voler compiere un’addizione occorrerebbe un consiglio regionale di 150 componenti e una provincia di Caserta con 9 o 10 milioni di elettori e non solamente 900mila.

Per fare un esempio di un miraggio molto in voga in queste settimane, qualche assessore regionale che De Luca ha in pratica costretto a candidarsi, va dicendo che continuerà ad occupare la poltrona che occupa oggi, indipendentemente dal proprio risultato elettorale.

Il Governatore è un eccentrico, ma è un marpione mica da ridere: a suo tempo costruì una giunta regionale con figure, diciamo così, interlocutorie, in modo da poter dettar legge insieme al suo stretto entourage dato che ognuno dei titolari di quei posti d’oro, era già felice, e non poco, dei 7-8mila euro al mese che il Governatore munificamente gli aveva fatto intascare con la nomina ad assessore. Siccome ognuno di questi è costato 200mila euro all’anno tra stipendi, tasse e contributi, il Governatore ha ritenuto che fosse arrivato il momento di riscuotere questo credito fino ad oggi a fondo perduto garantito agli assessori. Se siete stati bravi, la gente vi voterà e continuerete a far politica in consiglio regionale, altrimenti saluti e baci. Non avrebbe avuto, dunque, alcun senso logico la candidatura di una Fortini o di una Palmeri qualora il Governatore avesse già deciso di confermarle garantendo loro in pratica un vitalizio, perché 10 anni di assessore in Regione non li ha fatti nessuno, ma proprio nessuno.

Auguriamo alla Palmeri di vincere le sue elezioni e di essere eletta, classificandosi prima nella lista che reca le insegne del Presidente De Luca. Se questo accadrà continuerà a far politica; se non accadrà tornerà a svolgere la sua professione, pregevolmente esercitata fino al momento di assumere la carica di assessore regionale e, riteniamo, nessuno farà drammi perché magari De Luca qualche contentino potrebbe anche attribuirglielo. Qualora Sonia Palmeri non battesse Zannini, come razionalmente tutto lascia pensare, dovrà forse ripiegare sulal politica locale di Piedimonte Matese. E forse non è un caso che in questi giorni si parli di una possibile candidatura a sindaco di sua sorella. Ma qui si ragiona già in una prospettiva a 9 o 10 mesi. Alla poltrona di primo cittadino punta da tanto tempo anche il buon Marcellino Iannotta, che sta profondendo uno sforzo molto importante prodigandosi perfino al volante dell’auto in cui la Palmeri si sposta per i diversi appuntamenti elettorali. Se dunque l’ipotesi di una candidatura in famiglia alle comunali dovesse decollare, il buon Marcellino sarebbe afflitto per sempre dal rimpianto di non aver dedicato queste giornate ad un salubre rapporto con l’aria condizionata.