ESCLUSIVA. CAMORRA E RACKET delle estorsioni. Ieri sera attentato ad un grossista dell’ortofrutta. Ma finalmente possiamo permetterci di dire che è forse, ma non sicuramente così

19 Aprile 2024 - 17:33

Un contenitore di benzina già in parte versata ha scatenato le fiamme

SAN MARCELLINO – Fortunatamente ci possiamo consentire il lusso che, magari, tanti altri organi di informazione erogati in via telematica e digitale non possono consentirsi, di presentare una notizia, anzi, un tipo di notizia che, avendo necessariamente bisogno accumulare clic, si tende a presentare come un sicuro, indiscutibile fatto di camorra, come una sicura, indiscutibile prova che il clan dei Casalesi, rinnovato nella carta d’identità, con nuovi soggetti, magari ancora non organizzatissimi, esiste ancora ed esisterà.

Ecco perché non abbiamo confezionato un titolo del tipo: “Clan dei Casalesi, attentato del racket“.

Non lo abbiamo fatto non perché questo episodio sia estraneo ad una ricostruzione sintetica che collega questo all’attività di camorra. Ma perché, probabilmente, occorre un supplemento di verifiche, di analisi, di approfondimento affinché la mano criminale, la nuova criminalità organizzata si rappresenti come certezza della matrice.

Fatta questa premessa che, francamente, rappresenta il raggiungimento di un obiettivo professionale, di un obiettivo professionale di CasertaCe che di clic ne ha tanti e tali che non ha l’obbligo di forzare le ricostruzioni di cronaca, partiamo con la ricostruzione del fatto accaduto.

Erano circa le ore 21 di ieri sera, giovedì, quando a San Marcellino,

nella zona di viale Kennedy, peraltro totalmente al buio (e anche in questo caso sarebbe utile approfondire il perché), tra i civici 46 e 48 ha preso fuoco un contenitore probabilmente colmo di benzina già in parte uscita da esso.

Fiamme dappertutto. Da un lato innescate da un contenitore con il suo piccolo carico di carburante al suo interno, dall’altro dalle piccole pozzanghere formatesi per effetto dell’uscita del liquido.

All’interno del cancello d’ingresso di un centro di distribuzione e vendita all’ingrosso di frutta e verdura, una realtà commerciale sicuramente significativa, molto cresciuta ultimamente, fino a raggiungere le dimensioni di una sorta di mercato ortofrutticolo appartenente, però, ad una sola proprietà.

A dispetto di queste dimensioni, l’area è priva di guardania e anche di telecamere di sorveglianza. Il cancello d’ingresso offre la vista dell’altro lato della strada in cui insiste l’attività di un noto gommista che, naturalmente, a quell’ora era chiuso.

Esalazioni fortissime si sono levate da quelle fiamme, investendo un intero quartiere. Sono state, dunque, molte le persone che, allarmate, sono scese in strada.

Sul posto si sono immediatamente portati i vigili del fuoco e i carabinieri. Racket delle estorsioni? Considerando la zona e la casistica, è probabile. Ma tra la probabilità e la certezza ci passa proprio quell’attività di ulteriore approfondimento giornalistico citato all’inizio.

Noi di CasertaCe siamo stati bravi in questi anni a conquistarci questa possibilità, per i motivi enunciati in testa all’articolo, di lavorare attorno al discrimine che insiste tra il dubbio e la certezza matematica della matrice di un episodio come questo.