Estorsione al caseificio, condannati i due esattori dei Casalesi

6 Maggio 2024 - 18:45

La Corte d’Appello di Napoli ribalta la sentenza assolutoria di primo grado.

CASAL DI PRINCIPE/VILLA LITERNO/FRIGNANO – I giudici della prima sezione della Corte di Appello di Napoli hanno riformato la sentenza di assoluzione emessa in primo grado nei confronti di Carlo Bianco, 40enne di Casal di Principe, e Giuseppe Catalano, 40enne di Frignano.
Considerati elementi di spicco del clan di casalesi, fazione Zagaria, erano finiti in manette nel novembre del 2015 per il reato di estorsione, aggravata dall’aver agito con metodo mafioso.
Secondo l’accusa i due imputati, difesi dall’avvocato Pasquale Diana, si presentavano, in tempi diversi, dall’imprenditore caseario Reccia di Villa Literno, intimandogli prima ed ottenendo poi, il versamento di denaro a titolo estorsivo, per migliaia di euro.
Venerdì, i giudici della Corte partenopea hanno accolto il ricorso presentato dal difensore dell’imprenditore, l’avvocato Mauro Iodice, costituitosi parte civile e condannato Carlo Bianco e Giuseppe Catalano rispettivamente ad otto e sette anni di reclusione.