AVERSA (c.d.a.) – “L’assassino si penta e confessi subito”. Questo il monito lanciato dal parroco Don Michele Salato, ieri, 11 agosto durante il rito funebre in onore della povera Rosa Esposito.
Presenti numerosi amici e parenti tra cui i figli Filomena, Carlo, Giuseppe e Maria Luisa, il cognato Antonio Salato e tanti cittadini che hanno voluto dare l’ultimo saluto a questa donna molto stimata e ben voluta da tutti. I funerali si sono tenuti presso la parrocchia di S.Audenio, al quartiere Trinità. Il rito funebre è stato celebrato dal nipote delle vittima, Don Michele Salato.
La comunità aversana è ancora scioccata per il triste epilogo che ha portato alla morte della 81enne Rosa Esposito. Cerchiamo di ricostruire cosa è accaduto quel maledetto 9 agosto. Rosa, unitamente al marito Nicola, come era loro solito, uscivano di casa la mattina presto per sbrigare le solite faccende di casa. Intorno alle 09:00 Rosa accompagnava il consorte da alcuni amici nei pressi del cinema Metropolitan, una volta giunti lì Rosa salutava il marito e i suoi amici e faceva ritorno a casa. Mentre Rosa attraversava la strada per ritornare a casa un Suv, una Audi Q7 di colore scuro, a velocità sostenuta ha svoltato da una traversa Viale degli Artisti immettendosi sulla principale via Vito de Jasi. Il conducente ha centrato in pieno la povera Rosa. Il pirata ha prima investito la 81enne e poi facendo retromarcia gli è ripassata sopra con l’auto schiacciandole il torace, scappando poi a folle velocità e svoltando alla prima traversa, ovvero via Garofalo.
Alcuni
Il giudice del Tribunale di Napoli Nord ha nominato un medico legale che ha effettuato un esame esterno sulla salma della povera signora Rosa,concludendo che la causa della morte è da ritenersi derivante dal violento impatto e in particolare dallo schiacciamento degli organi interni. Il pirata ha le ore contate