Giulia Palombino, affermata ARTISTA CASERTANA che vive a Berlino. Guarda il suo lavoro sulle mascherine anti-coronavirus

8 Maggio 2020 - 14:07

Un disegno di Giulia Palombino, dal titolo Wicked Gamete. Digital Art ( 2017), sulla copertina del n.58 della rivista Polis.

CASERTA (pm) – A gennaio di quest’anno, dando notizia dell’iniziativa della bella ed apprezzata rivista cittadina di cultura ed attualità Polis che esponeva presso lo studio aA29 Project Room di via Turati le copertine pubblicate nei suoi quattro anni di attività, facevamo conoscere ai nostri lettori la poco più che trentenne artista casertana Giulia

Palombino. Ricordavamo come, dopo la licenza liceale conseguita presso il ginnasio Giannone, si fosse formata artisticamente a Venezia, dove era ammessa al prestigioso e selettivo  IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia, università pubblica fondata nel 1926 , di eccellenza nei campi dell’architettura, del design, del teatro, della moda e delle arti visive), perfezionandosi quindi a Londra.

Approdata a Berlino attraverso quei canali insondabili che solo l’arte determina, vi si è stabilita da alcuni anni svolgendo la sua attività di pittrice e di illustratrice, con interessi anche nell’ambito della videoanimazione e del collage. Da ultimo, è stata recensita  in Cina ed ha illustrato su committenza inglese una collana di libri per bambini e ragazzi.

Oggi ne ripresentiamo la figura artistica a proposito di una sua recente realizzazione che ha a che vedere, manco a dirlo, con la pandemia di coronavirus. Si tratta di un lavoro affidatole dalla a sua volta artista israelo-berlinese  Alma Alloro,  il quale lei  definisce solo come un’illustrazione tecnica, ma che – per quanto ci riguarda – rappresenta un compendio di stile e di finezza.

In effetti, si tratta della rappresentazione di mani che si affaccendano con una mascherina medica, ma la figurazione è frutto evidente di una matura sensibilità, di studio del disegno classico reinterpretato attraverso il dominio della tecnica, con un effetto pregevole. Il tratto, netto, equilibrato, armonioso, è una cifra della Palombino, che si rinviene in tutta la sua produzione. Cogliamo l’occasione per proporne alcuni lavori, sicuri che non potranno non piacere.

Dobbiamo solo aggiungere che, oltre al contesto internazionale, localmente la figura  della Palombino non è affatto sfuggita all’attenzione del mondo artistico.  Difatti ha esposto  le sue opere al Museo Archeologico di Salerno. La mostra personale a suo tempo a lei dedicata  si intitolava Fuliggine, ed era parte del ciclo di mostre Tempo Imperfetto, curato da Stefania Zuliani e Antonello Tolve. Nel capoluogo salernitano ha esposto anche presso la nota galleria d’arte di Paola Verrengia.

L’assessore alla cultura del comune di Caserta, la professoressa Lucia Monaco.

Sarebbe auspicabile che l’attuale assessore alla cultura del comune di Caserta, ridestando quei suoi uffici dal letargo in cui sembrano precipitati da anni, solleciti solo in direzione di sovvenzioni e di appalti di servizi che potrebbero essere assicurati con risorse interne, potesse valorizzare, come merita, la nostra concittadina, classica nemo propheta in patria. Approfittando di questa incursione nell’ambito comunale, ribadiamo come sia una vergogna che la biblioteca comunale del capoluogo, già strutturalmente malmessa, ancora oggi non disponga di un’emeroteca. Che non avvii con proprio personale – senza buttare soldi con salate commesse private – la digitalizzazione integrale del patrimonio librario, a causa di condizionamenti e resistenza interne, considerando che l’operazione non richiederebbe che buona volontà nel clima di pacato ozio che si coglie in quella via Macello e la disponibilità di qualche spicciolo per l’acquisto di uno scanner, tra i tanti economici che sono in vendita.

Qui, alcuni lavori di Giulia Palombino

Queste, le copertine degli album di due band musicali illustrate dalla Palombino

 

Questa, una sua videoanimazione