GIUSTIZIA E’ FATTA! Condannati per omicidio volontario i 3 ladri che speronarono la “pantera” dell’agente Pasquale Apicella

7 Giugno 2021 - 17:29

REGIONALE/CASERTA – La Corte di Assise di Napoli ha ritenuto colpevoli di omicidio volontario i tre ladri che la notte del 27 aprile 2020, a Napoli, dopo avere tentato di svaligiare il bancomat di una banca, provocarono la morte dell’agente scelto Pasquale Apicella, 37 anni, il quale con i colleghi era impegnato a bloccare la loro fuga. Si tratta di Fabricio Hadzovic, 41 anni, Admir Hadzovic, 28 anni, e di Igor Adzovic, 40 anni, condannati rispettivamente a 26, 18 e 18 anni di reclusione. I tre per seminare la Polizia usarono la loro Audi come un’arma, scagliandosi a fortissima velocita’ contro la “pantera” a bordo della quale c’era Apicella, uccidendolo.

L’ultimo componente la banda, Renato Adzovic, 24 anni, e’ stato giudicato con il rito abbreviato e gia’ condannato a sei anni di reclusione ma per reati minori. Per i giudici della terza Corte di Assise (presidente Lucia La Posta) i tre sono colpevoli di omicidio volontario, oltre che di tentata rapina, tentato furto, lesioni dolose e ricettazione. I tre, quella tragica notte, tentarono di tutto, durante l’inseguimento, per cercare di liberarsi delle forze dell’ordine. La Corte di Assise ha parzialmente accolto le richieste dei sostituti procuratori di Napoli Cristina Curatoli e Valentino Battiloro, che hanno coordinato le indagini insieme con il procuratore aggiunto Rosa Volpe. Presente, in aula, Giuliana Ghidotti, la moglie di Apicella, difesa dall’avvocato Gennaro Razzino, di recente entrata in Polizia dopo avere frequentato un corso riservato ai familiari delle vittime del dovere presso la Scuola Allievi di Caserta, e i familiari dell’agente. Oltre a Giuliana Ghidotti al processo si sono costituiti parte civile i genitori e le sorelle di Pasquale. Vennero invece rigettate le istanze del Ministero dell’Interno e del Comune di Napoli, giunte in ritardo.