GLI ALTRI NOMI. CASERTA. I tirocini del comune diventano un’infornata di “amici”. Maurizio Del Rosso e Raffaele Giovine, ahi ahi ahi…

16 Dicembre 2024 - 19:36

Del Rosso è praticamente candidato alle Regionali e forse correrà come sindaco. Questo non è il modo più chiaro di configurarsi come alternativa. Ugualmente, Giovine si è presentato come alternativa addirittura a sinistra a Carlo Marino. Però, se ti siedi assieme a Santillo, un 5stelle sui generis, e Graziano, l’esempio della più vecchia politica, a parlare del futuro della città, la tua credibilità crolla inesorabilmente

CASERTA – A Caserta, il progetto Tirocinio Gol, pensato per dare un’opportunità a chi è davvero in difficoltà, si sta trasformando nell’ennesima vetrina di come sia gestito palazzo Castropignano da decenni. Un modus clientelare già presente, sia chiaro, ma che è emerso in maniera incontrollata e cronica con l’amministrazione del sindaco Carlo Marino.

Se avevamo criticato in merito al criterio dell’opportunità l’assunzione in questo progetto a 500 euro al mese della nipote del giudice e senatore del Movimento Cinque Stelle, Federico Cafiero De Raho, ovvero Gaia

Cafiero De Raho, è difficile fare qualcosa di diverso leggendo altri nomi.

A Raffele Giovine, ad esempio, si dovrebbe chiedere per esempio se è opportuno che la sua consigliera di riferimento nel Forum dei Giovani, Angelica Mingione, si vada a posizionare in un elenco gestito dall’amministrazione comunale di Caserta, quella che lui dice di combattere aspramente.

Anche se, ormai, non è che ci aspettiamo granché dal consigliere di Caserta Decide dopo l’ufficiale corrispondenza di amorosi sensi tra lui, Stefano Graziano, ovvero il leader di quella parte del Partito Democratico che è maggioranza in consiglio comunale, che è il motivo per cui Carlo Marino è ancora sindaco, e Agostino Santillo, il cinque stelle più casertano di tutti, nel senso di mentalità, che ha fatto sì che i grillini (ex grillini, pardon) si accodassero alla maggioranza che ha portato alla rielezione di Marino.

Giovine avrà i suoi interessi politici, elettorali, personali ed è anche giusto. Ma andarsi ad impelagare in un rapporto trino con Santillo, che ha fatto sì che il M5S diventasse stampella di Carlo Marino, e con Graziano, ovvero l’espressione più chiara di come non si dovrebbe fare politica, uno che, tra l’altro, ha voluto fortemente che indossasse la fascia di sindaco a Teverola Tommaso Barbato che, leggendo le intercettazioni è difficile non definire come un maldestro mazzettaro (a meno che non siano state falsificate le intercettazioni), vuol dire mettersi attorno un mondo che con l’alternativa a Carlo Marino, ma soprattutto al suo modo di fare poltica, non c’azzecca assolutamente nulla.

Mentre il consigliere comunale di minoranza della Lega, Maurizio Del Rosso, forse avrebbe potuto fare una telefonata al fratello Nando, per chiedergli il motivo per cui una sua dipendente, Ylona Savuliak, abbia così tanto bisogno di avere un secondo lavoro, essendo entrata anche lei negli idonei tirocinanti, addetti alla contabilità.

Del Rosso è segretario cittadino della Lega, nonché certo candidato alle regionali, nonché intenzionato ad entrare in lizza come candidato sindaco. Se si vuole fare opposizione vera, se si vuole essere alternativi, è necessario un cammino rigoroso, mai criticabile nell’ambito clientelare. Un’azione lineare, ipertrasparente, mai consociativa, del tipo “volemose bene” con quella che è stata forse la peggiore amministrazione della storia. Un passo falso, a memoria il primo, che però va segnalato assolutamente.

Abbiamo altri nomi che sono giunti alle nostre orecchie. Al momento, però, è necessario un approfondimento per incasellare bene ogni anagrafica.