Gli interrogatori di Antropoli e Francesco Zagaria. L’ex sindaco: “l’aggressione a Di Lillo non dipese da me”. Ciccio ‘e brezz. “Sull’omicidio di Caterino ecco perche Vitolo mi accusa”

8 Febbraio 2019 - 20:57

Capua (t.p.) – Sono durati tre ore a testa gli interrogatori di garanzia per Carmine Antropoli e Francesco Zagaria,  all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, alla presenza del gip Provisier e dei due pm D’Alessio e Giordano.

Il primo, Antropoli, difeso dagli avvocati Angelo Raucci e Mauro Iodice ha risposto a tutte le domande specificando a proposito dell’aggressione a Di Lillo: “Fu una cosa inaspettata e non dipese da me. Ma fu una conseguenza di una discussione”.

Zagaria, difeso da Nicola Leone, ha spiegato secondo la sua versione sul delitto Caterino che “ quel giorno mi trovavo nella mia azienda a Brezza. Vitolo mi accusa per rancori personali. Sull’ aggressione a Di Lillo invece fu una cosa che nacque per una discussione verbale, non altro. L’incontro con Mezzero fu casuale perché era un suo conoscente”.