GUARDA IL VIDEO. PATENTI COMPRATE. Parla la pm Cozzolino. Ferraro in carcere sia in analogico, sia in digitale
30 Settembre 2019 - 12:12
SANTA MARIA CAPUA VETERE – (g.g.) Un “gruppo di veri e propri professionisti, con pesanti precedenti.” E’ la pm Gerardina Cozzolino a spiegare, affiancata dal procuratore della Repubblica, Maria Antonietta Troncone e dai dirigenti della Questura di Caserta, i tratti fondamentali dell’indagine che ha portato stamattina all’arresto di 13 persone (8 in carcere e 5 ai domiciliari) e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre 49.
Il pubblico ministero ha ricordato che Silvestro Ferraro era già stato arrestato, per motivi simili, nel lontano 1985, cioè 34 anni fa. Insomma, verrebbe da dire, aggiungiamo noi, una vita dedicata alle patenti pezzottate, attraversando vere e proprie ere tecnologiche, partendo dall’analogico stretto, fino ad arrivare al digitale evoluto di questi giorni.
Insomma, Silvestro Ferraro è finito in galera sia in analogico che in digitale.
Un’altra considerazione interessante, fatta dal magistrato della Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha riguardato il quadro normativo esistente, frutto anche delle fonti secondarie, rappresentate dalle circolari del Ministero delle Infrastrutture, che ha dissodato il terreno, rendendolo feritile e adatto all’attività criminale del gruppo, nel momento in cui è stato consentito che un fuori sede, un fuori regione o un fuori porovincia potesse acquisire la patente di guida altrove, nel caso di specie nell'”accogliente” Motorizzazione Civile di Caserta.
Anche Gaetano Aurilio non è un nome sorprendente visto che pure lui, in passato, è stato coinvolto in inchieste giudiziarie, da dirigente della Motorizzazione Civile locale.