Azz, hai capito, a CASERTA ci stanno le associazioni!!!!! Attaccano chi ha organizzato i concerti per l’erba che lì non c’è mai stata ed eccone la prova

20 Settembre 2024 - 09:46

Siccome sappiamo bene che ai casertani piace recitare le poesiole di seconda elementare e di sbagliarle, avevamo provveduto a fotografare lo stato dei quadranti che hanno ospitato palco, attrezzature, servizi e pubblico nei giorni precidenti alle installazioni Altro che C.o.a.s.c.a. venite a combattere con noi di CasertaCe in trincea e con il coltello tra i denti per restituire l’onore di una città distrutta proprio dall’assenza di una società civile e da un vero associazionismo. Almeno Massimo Vecchione ha portato 100mila persone nel centro in 8 giorni e i negozi come non accadeva da un secolo sono rimasti aperti fino alle due di notte.
In calce tutte le foto dei giorni precedenti ai concerti

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CASERTA – (g.g.) Ah, una bella notizia: abbiamo saputo noi di CasertaCe che lottiamo con il coltello tra i denti da anni e anni per restituire alla città di Caserta l’onore perduto ormai da tempo, che nel capoluogo esiste un coordinamento delle associazioni declinato dall’acronimo C. o.a.s.c.a. che sta, per l’appunto, per Coordinamento associazioni casertane. Per cui se esiste un coordinamento esistono anche delle associazioni

Ma dove, quando, a che titolo? L’avrebbero dovuto chiamare Coordinamento delle associazioni fantasma casertane. Perché qui, se non fosse per CasertaCe che almeno ve lo dice, cari casertani, che a voi piace d’interpretare la parte dei dannati di un girone dantesco, immersi nella merda fino al collo come siete, nessuno se ne accorgerebbe e probabilmente quella merda verrebbe spacciata per bagnoschiuma Vidal.

Ma che dite? Dove andate? Chi siete?! Venite a combattere in trincea con noi ogni giorno, sporcatevi le mani come CasertaCe fa ogni giorno da anni.

Una volta (oggi) siete “usciti in mezzo” e avete detto una castroneria. Quando fu ufficializzato il cartellone dei concerti estivi davanti alla Reggia, il C.o.a.s.c.a. probabilmente era in ritiro spirituale. Siccome questo giornale, conoscendo bene l’insostenibile evanescenza dell’essere casertano, si rifornì di fotografie iniziali dei luoghi in cui sarebbe stato montato il palco e che avrebbero ospitato le grandi folle che ai concerti hanno presenziato.

Perché noi lo sappiamo cari casertani che voi tenete il pilota automatico. A voi piace recitare le poesiole di seconda elementare. Ed ecco qua che oggi, puntualmente, lo avete fatto. L’organizzazione dei concerti avrebbe distrutto il tappeto erboso di piazza Carlo III.

Sì, quello che è nei vostri sogni notturni, perché queste fotografie che scattammo al tempo dimostrano che non un solo filo d’erba esisteva nei quadranti di piazza Carlo III che hanno ospitato i concerti. Guardate in che condizione si trovavano.

Vedete, amici lettori, chi scrive, come già ho ribadito molte volete, ha pizzicato più volte in passato Massimo Vecchione che umanamente ci è risultato sempre simpatico ma a cui non abbiamo mai lesinato critiche. Avevamo capito, però, che si trattava di un giovane talentuoso, con un’idea imprenditoriale tutto sommato ortodossa fondata, cioè, sul rischio d’impresa a dispetto di quello che si diceva. Ma quest’anno cosa gli vogliamo dire a Vecchione? E’ stata l’unica persona che, rischiando i suoi soldi, è riuscita a riempire la città di Caserta di gente di migliaia e migliaia di persone.

La nostra è una provocazione, ma fino a un certo punto: vista come sta combinata questa città, nel momento in cui lui si rende conto che non ha bisogno di rapportarsi a certi mondi, nel momento in cui lui si rende conto che ha talento da vendere, perché come ha detto Gigi D’Alessio dal palco della Reggia è stato un uomo coraggioso perché ha rischiato organizzando 5 concerti dell’artista napoletano, collezionando altrettanti sold out dopo che D’Alessio ne aveva tenuti già 8 ovviamente con il tutto esaurito a 20 km di distanza cioè a piazza Plebiscito, solo due mesi e mezzo prima, ossia giugno visto tutto questo per noi Vecchione può anche candidarsi a sindaco di Caserta.

Le uniche serate in cui Caserta è sembrata riprendere un minimo di vita e di vitalità sono state quelle dei concerti. Non riconoscerlo significa essere disonesti intellettualmente perché di fronte ad una realtà evidente, palmare, tu devi partire dalla sua valutazione in quanto l’elemento del mittente, del committente, dell’organizzatore è totalmente secondario. Da quanti anni i negozi di Caserta non rimanevano aperti tutti fino alle 2 di notte com’è successo durante i concerti e come succede nelle città che vivono, che offrono occasioni di svago, di divertimento e anche qualche scorciatoia verso la valorizzazione di suoi beni culturali, visto che la Reggia illuminata e meravigliosa l’hanno potuta ammirare in 100mila durante le 8 serate dei concerti?

Comunque la pioggia di questi giorni ha creato un po’ di fanghiglia in un’area in cui non è rimasta una bottiglietta di plastica, un tappo, una cartaccia a dimostrazione che il Vecchione ha speso anche tantissimi soldi in steward esperti e in servizi. Se qualcuno non è d’accordo con questa nostra ricostruzione dei fatti, si faccia avanti tranquillamente e ci confrontiamo. Lunedì mattina, 23 settembre, il terreno una volta asciugatosi dalle piogge verrà mosso in organizzazione dei concerti insieme all’Outlet farà quello che avrebbe dovuto fare il Comune di Caserta ossia riseminare. Ma quell’erba verde che vedrete, cari casertani voi non la meritate perché voi abdicate da anni e anni al vostro ruolo di cittadini.

Vi piacciono solo le poesiole di seconda elementare e per di più le sbagliate pure