I 30 ARRESTI. La CAMORRA dei gadget: Antonio Letizia al figlio: “Apri una partita Iva, agli appalti ci penserà Angelo Piccolo”

9 Aprile 2019 - 15:08

MARCIANISE (ti.pa.) – L’affare gadget pubblicitari è un ulteriore segmento commerciante occupato dal clan Letizia –Piccolo. E’ quello che emerge in quest’ultima ordinanza della Dda a carico del potente gruppo marcianisano. Nel corso di un colloquio intercettato in carcere del 10 settembre del 2009 ecco cosa dice Antonio Letizia al figlio Giuseppe: “Devi aprirti una partita Iva e devi parlare con Angelo Piccolo per fare l’imprenditore. Siccome a lui lo conoscono in tanti sarà facile prendere appalti. Inoltre devi farti dare la sua quota da Andrea Letizia per i gadget pubblicitari“. Andrea Letizia, infatti, aveva promesso di impiegare il nipote Giuseppe, detto Vincenzo, in questo settore, come si legge nell’ordinanza firmata dal Pm Landolfi: “Il detenuto progetta di finanziare con i proventi della pubblicità la festa del figlio per il 18° compleanno e sia l’acquisto della vettura

Nella lettera del 30 settembre del 2014, indirizzata da Antonio Letizia, detenuto al carcere di Parma, al figlioccio Salvatore Letizia, detenuto a Palermo, scrive “Vedi

di aspettarmi che esco e che escono i compagni .Tu devi essere un fantasma intelligente non importa che pensano gli altri, conta quello che vogliamo noi devi aver pazienza e sangue freddo. Nelle lettera, il padre putativo, considerando che il figlio è prossimo alla scarcerazione, gli dice di organizzare il clan e di fare i soldi in attesa della scarcerazione di Antonio Letizia ed altri affiliati. Il passaggio più importante, invece, riguarda la vendetta da compiere nei confronti degli avversari responsabili della morte dei genitori naturali di Salvatore Letizia,  dell’omicidio di Ferdinando Latino e del ferimento di Salvatore Letizia