I NOMI. BANCAROTTA E SUPERMARKET. Ecco chi sono gli imprenditori e cognati arrestati. Il sequestro “dimezzato” e le accuse

29 Aprile 2024 - 20:23

Il gip ha accolto solo parzialmente la richiesta della procura relativamente al sequestro ai danni dei due imprenditori

AVERSA – Sono il sessantasettenne Pasquale Mungiguerra e il pari età Vincenzo Fusco, residenti rispettivamente ad Aversa e a Casaluce, i due cognati imprenditori del settore dei supermarket arrestati questa mattina dalla guardia di finanza del Gruppo di Aversa, sotto la guida del tenente colonnello Luigi Acanfora, a seguito di un’indagine coordinata dalla procura normanna di Napoli Nord.

Le accuse di bancarotta e riciclaggio rispetto alle attività della loro società di supermercati, poi dichiarata fallita, riguardano un procedimento di default datato 2016. Parliamo quindi di una vicenda che ha preso il via otto anni fa e che, oggi, vede lo spiccare di misure cautelari.

Fusco e Mungiguerra, insieme a coloro che sono ritenuti gli amministratori fittizi delle imprese nate seguito del fallimento della prima ditta, sono ritenuti responsabili di non aver messo a disposizione la corretta documentazione al curatore fallimentare.

L’accusa di riciclaggio riguarda l’ipotesi che quanto distratto dalla società in crisi, si parla di un immobile, è stato riutilizzato per fare nascere le nuove ditte che avevano in gestione i due supermercati di Aversa.

Per quanto riguarda il sequestro, nonostante le accuse che la procura contesta ai due e agli altri quattro indagati, ovvero debiti fiscali non pagati per oltre 337 mila euro, il

giudice per le indagini preliminari del tribunale di Aversa Napoli Nord ha solo accolto parzialmente la richiesta della procura, sequestrando circa un terzo della somma, ovvero 120 mila euro.

Gli avvocati nominati dai soggetti coinvolti sono anche loro di Aversa, ovvero i legali Maurizio Abbate e Massimo D’Errico.