I NOMI. Famiglia casertana accusata di usura. Resta in carcere una 45enne, compagno ai domiciliari. E la mamma…

29 Gennaio 2025 - 19:32

BELLONA – Si sono conclusi gli interrogatori di garanzia e il Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha confermato l’arresto e le misure cautelari per la famiglia di Bellona accusata di aver messo in piedi un business usuraio.

Resta in carcere, quindi, Colomba Modesto, 45 anni. Ai domiciliari invece Gianluca Mario D’Agostino, 45 anni, compagno della Modesto, domiciliato a Vitulazio. Obbligo di firma per Raffaela Vigliucci, 66 anni, di Bellona, madre della Modesto. Mentre Angela Desiree Modesto (29 anni), sorella di Colomba, è indagata. Colomba e D’Agostino rispondono di usura, mentre le altre accusate di minaccia e tentata estorsione.

L’indagine ha rivelato che il denaro proviene da persone di San Nicola La Strada e Grazzanise, ma non sono ancora chiare le connessioni. Tra le minacce, Vigliucci avrebbe imitato il gesto di tagliare la testa alla vittima, mentre Colomba avrebbe intimato di “chiudere la bocca” alla vittima, minacciando anche di “darle fuoco”. Altri episodi di usura non denunciati sono emersi durante gli interrogatori delle vittime.

G.A., vittima e quindi possibile parte civile nel probabile procedimento penale, è assistita dall’avvocato Filippo Barberi Spirito.

Un prestito di 19.340 euro, con un ritorno richiesto di oltre 133.000 euro. Colomba Modesto e Gianluca Mario D’Agostino, secondo il gip, avevano già intascato 96.450 euro. In un altro caso, per acquistare mobili, avevano richiesto 17.000 euro a fronte di un prestito di 6.600 euro. In un altro episodio, per 700 euro prestati, le vittime dovevano restituire 3.100 euro. Per costringere una donna a saldare, Modesto e sua madre, Vigliucci, l’avrebbero minacciata di togliere l’affidamento della figlia disabile.