IL CASO. Mamma e figlia alienate e chiuse in una stanza per due anni solo per dipendenza da acquisti on line: trama alla moda, ma forse la vicenda è…

25 Dicembre 2023 - 16:00

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POSIZIONE 10. LE TOP 20 DI CASERTACE. Un elenco composto dai 20 articoli più letti. Negli ultimi giorni di questo 2023, andiamo a rivedere quali sono stati gli argomenti che nell’anno che sta per terminare hanno toccato maggiormente l’interesse dei nostri lettori, per riviverne i momenti più. Alla posizione 10, IL CASO. Mamma e figlia alienate e chiuse in una stanza per due anni solo per dipendenza da acquisti on line: trama alla moda, ma forse la vicenda è… ,
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PUBBLICATO L’11 LUGLIO 2023, MACERATA CAMPANIA – La vicenda ha avuto anche una eco nazionale. Perché, al di là delle condizioni mentali dI questa madre 64enne e di questa figlia 29enne, praticamente tappate in una stanza, senza mai uscirne fuori (CLIKKA QUI per leggere l’articolo da noi pubblicato) c’è chi ha voluto scegliere di mettere in ordine una causa ed un effetto considerando, dunque, le condizioni mentali e fisiche in cui le due donne sono state travate dai carabinieri, allertati da un pensionato, coniuge della prima e padre della seconda, e si è voluto costruire la narrazione relativa a due persone che, a causa di una sorta di alienazione compulsiva, sfociata nella forma maniacale da acquisti on line, si sono letteralmente cancellate dalla vita di ogni giorno, costruendosi una sorta di vita parallela, virtuale e digitale.

L’argomento, come si suol dire, è trendy e, dunque, molti giornali, anche nazionali, ci si sono buttati a tuffo. Naturalmente la realtà può essere un po’ più articolata ed esprime probabilmente meno certezze. E’ un dato di fatto comunque che i carabinieri abbiano trovato in quella stanza ormai malsana, centinaia e centinaia di prodotti acquistati on line che quasi ricoprivano fisicamente le due donne. Il comunicato stampa non parla di un computer attivo in quella camera degli orrori. Per cui, se la trama è accattivante, non è certa, ma neppure si può considerare errata a priori perché un po’ di verosimiglianza nella deduzione c’è.