CASERTA. Il comune ripubblica il bando per il mega appalto dei rifiuti: ombre e permeabilità alla corruzione. Durata, numero degli addetti, servizi fantasma e…
6 Giugno 2018 - 10:37
CASERTA – (g.g.) Ripubblicato il bando per la gara dei rifiuti. Ancora una volta, non per 5 anni, ma per 7. Dalle nostre parti, caso più unico che raro di cui cercheremo di capire le motivazioni. Soprattutto cercheremo di capire se le motivazioni vanno nella direzione degli interessi dei cittadini casertani o in altre direzioni, magari di un cartello di aziende già pronte a buttarsi su questa torta appetitosa.
Perché è inutile scandalizzarsi: ci sono inchieste ancora in corso sulla precedente gara d’appalto su presunti casi di corruzione che avrebbero coinvolto l’allora dirigente del comune Carmine Sorbo. Per cui, temere oggi che ci sia un accordo a monte tra politica, burocrazia e imprenditori della monnezza abituati a vincere le gare in questo modo, cioè con una gara non manifestata, quella vera, quella di chi offre più prebende, assunzioni clientelari e, perché no, mazzette alla politica e ai burocrati, non è campato in aria ed è frutto delle esperienze e di un passato torbido di ruberie di ogni genere. Quindi capiremo ‘sta storia dei 7 anni. Potete giurarci.
Detto questo abbiamo una lievitazione ulteriore della base d’asta. Tutto ciò per un elenco di servizi previsti a partire dal lavaggio dei cassonetti ma ne potremmo citare decine e decine, tra quelli non realizzati dalle precedenti gestioni in un regime di illegalità e di inadempienza contrattuale ignorato da tutti, a partire dal comune che poi ha sempre ottenuto altri tipi di vantaggi.
E qui dobbiamo ribadire un’altra vergogna verificatasi in questi anni: il comune ha continuato a pagare alla Ecocar un canone per 180 dipendenti anche quando questi si erano ridotti a 160. Allora, adesso che cosa si vuol fare? Si ripristina il numero di 180 e si assume come la legge impone, dagli elenchi dei disoccupati del consorzio unico di bacino o facciamo alla buona con le conosciute elaborazioni pianificatorie dell’economista Giuseppe Zampella, detto Peppe la porchetta?
Magari concederà qualcosa alla politica, come ha fatto ultimamente con l’informata di stagionali.
Se ricorresse il secondo caso, se cioè Zampella raggiungesse l’obiettivo di non andare in pensione (CLICCA QUI PER LEGGERE) continuando a gestire lui ci troveremmo di fronte ad assunzioni che naturalmente sarebbero illegittime.
Nel bando pubblicato il costo del personale viene genericamente valutato in 832 mila 831 euro e 4 centesimi senza indicare il numero dei lavoratori, la relativa qualifica. Cioè all’ingrosso, alla “volemose bene“.