IL CONSIGLIO REGIONALE DI OGGI. Non solo Gennaro Oliviero: nell’Ufficio di Presidenza anche gli altri due casertani Grimaldi e Piscitelli. Ecco com’è andata

26 Ottobre 2020 - 18:37

Tutti i consensi raccolti nelle varie votazioni. L’accordo asimmetrico tra la maggioranza e le due opposizioni di centrodestra e di Cinque Stelle in totale dissidio tra di loro. Sì alla Ciarambino, mentre Saiello rimane deluso in extremis

 

 

CASERTA – Saranno ben 3 i casertani a ricoprire cariche istituzionali nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania.
In pratica, quasi il 50% di tutti i posti disponibili.
Oltre alla elezione a Presidente del Consiglio Regionale di Gennaro Oliviero, di cui abbiamo già scritto alcune ore fa, soddisfazione anche per Alfonso Piscitelli (12 voti), che assume una delle due cariche di segretario del Consiglio Regionale, e per Massimo Grimaldi, ormai questore a lunga conservazione, che Caldoro è riuscito a far rieleggere stamani dopo un confronto un po’ complicato tra Forza Italia e gli altri due partiti del centrodestra.

Massimo Grimaldi, che ha ottenuto 18 voti (11 dell’opposizione di centrodestra + 7 presumibilmente attribuitigli da consiglieri appartenenti alla maggioranza), si occuperà del controllo amministrativo del personale alle dipendenze del Consiglio Regionale, mentre il socialista Andrea Volpe (che ha ottenuto 21 voti, tutti della maggioranza. Le bianche sono state 9, le nulle 2), sarà questore in quota maggioranza con la delega al controllo finanziario.

Gli altri eletti sono stati Valeria Ciarambino, che assume la carica di vice-presidente del Consiglio Regionale, con 15 voti, cioè i 7 di Cinque Stelle più 8 a lei attribuiti da consiglieri regionali di maggioranza, che hanno messo al sicuro la sua elezione, visto che il centrodestra evidentemente non ha raggiunto un’intesa con i grillini, non l’ha votata.

L’altra vicepresidente in quota maggioranza sarà Loredana Raia del Pd, eletta nella circoscrizione di Napoli, che stamattina ha ottenuto 25 voti.
Per quanto riguarda il voto sui segretari, detto di Alfonso Piscitelli (che ha anche guidato questa prima seduta dell’assise regionale nella veste di consigliere anziano, svoltasi nell’Auditorium e non nella solita aula), sarà Fulvio Frezza (26 voti) di +Europa a occupare la postazione in rappresentanza della maggioranza.

In questo caso, i grillini hanno sperato in qualche agguato, se è vero come è vero che invece di votare scheda bianca, così come hanno fatto con i questori, hanno convogliato i voti sul loro consigliere regionale Saiello, il quale ha raccolto esattamente 7 voti, quanti sono i consiglieri regionali in quota Cinque Stelle.
Insomma, ci sono stati degli accordi asimmetrici tra maggioranza e le due opposizioni.

Dicevamo delle trattative complicate per giungere a questo equilibrio.
Fratelli d’Italia aveva rivendicato con forza la carica di questore per Alfonso Piscitelli, facendo valere il peso dei numeri di primo partito della coalizione.
Caldoro, però, come detto prima, è riuscito a mediare e a far passare Grimaldi.

In un primo tempo, proprio Saiello di Cinque Stelle doveva essere l’opzione per il posto di segretario.
I grillini ritenevano, infatti, di aver raggiunto un accordo con il Pd e il resto della maggioranza per un pacchetto di due postazioni: la vicepresidenza alla Ciarambino, che è stata poi votata effettivamente, e il posto di segretario per Saiello.

Il fatto che questi abbia raccolto 7 voti significa che Cinque Stelle riteneva ancora, a scrutinio aperto, che potesse ricevere voti di maggioranza, la quale invece si è defilata totalmente, tant’è vero che le 12 schede raccolte da Piscitelli (gli unici del centrodestra + 1 della maggioranza ancora ignoto) sono risultati sufficienti per determinarne l’elezione.
Ovviamente tutta questa tensione è legata soprattutto al fatto che stare nell’ufficio di presidenza consente di occupare una postazione privilegiata per comprendere bene tutti i flussi politico-amministrativi che si sviluppano tra De Luca, la sua giunta, le commissioni e il motore del Consiglio Regionale rappresentato dal presidente.

Oltre a questo, i due vicepresidenti, i due questori e i due segretari possono contare su una struttura costituita, per ognuna delle cariche, da 7 componenti da scegliere attraverso forme di comando proveniente da amministrazioni pubbliche o anche di staff con coinvolgimento di soggetti privati e comunque decentemente remunerati.