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IL DRAMMA DI CORSO TRIESTE. Due vite difficili: il figlio della donna assassinata affidato ai servizi sociali, poi a uno zio. Poi il ritorno a Caserta e lo scontro

24 Maggio 2020 - 09:45

CASERTA – Una storia drammatica, quella che si cela dietro il terribile accadimento di oggi, che ha condotto Rubina Chirico, 52enne di Corso Trieste, alla morte per mano di suo figlio Eduardo.

24 anni fa Rubina rimase incinta di un uomo del quale non ha mai voluto svelare l’identità. Fin dalla nascita, la donna aveva intessuto col suo bambino un rapporto ombelicale, che l’aveva portata alla convinzione che la cosa migliore per lui fosse quella di tenerlo sempre con sé. Sfuggendo abilmente ai Servizi Sociali, la donna era riuscita ad evitare di iscriverlo alla scuola dell’obbligo fino ai suoi 9 anni circa, quando poi – dopo un primo periodo vissuto in una casa famiglia – il bambino fu affidato a un fratello della donna residente in Umbria.

Da quel momento Rubina aveva fatto di tutto per ricongiungerlo a sé.

Eduardo era riuscito comunque a diplomarsi in Umbria, nonostante il ritardo sul suo inserimento scolastico.

La donna aveva vissuto fino a pochi mesi fa a Santa Maria Capua Vetere e pare che fosse in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale della stessa città.

Probabilmente il ragazzo era rientrato a Caserta per accudire sua madre in questo periodo di quarantena.