IL FOCUS. 5 CITTA’ A RISCHIO LOCKDOWN. De Luca scatenato vuole sputtanare il governo. Ma i DATI dei 5 comuni che vuole mettere in ZONA ROSSA sono a dir poco sospetti e ormai non abbiamo fiducia su chi li eroga

5 Novembre 2020 - 19:29

San Felice a Cancello, Cesa, Succivo, Castel Morrone e Sant’Arpino rischiano di subire lo stesso trattamento riservato ad Orta e Marcianise, Ma davvero il contagio sta correndo in maniera così rapida?

CASERTA – Il governo ha sbagliato di grosso, avendo un De Luca tra i piedi, un personaggio che ormai non ha intenzione di parlare e dialogare con nessuno e volendo stare al centro della scena, confermando la possibilità ai governatori di confermare in senso più rigido i provvedimenti presi dallo stesso esecutivo e inseriti nei Dpcm. Tra le altre cose, questo decreto non è entrato ancora in vigore, ma avverrà alla mezzanotte di oggi. Quel soggettone che sta a Napoli, per la precisione, a Salerno, perché ci hanno raccontato che è barricato in casa, ha già prodotto ordinanze delle zone rosse a Orta e Marcianise, e annunciato l’eventualità della stessa misura per altre città. E già si sa che, in contraddizione con ciò che prevede il Dpcm per l’area gialla, chiuderà scuole materne, elementari e medie, nonostante ciò che ha deciso il governo. Ma qui non possiamo prendercela con De luca, perché pur sapendo ciò che avvenuto fino a ieri sera, cioè il tentativo pressante del governatore affinché la Campania diventasse zona rossa, gli dà la possibilità di inasprire le decisione dell’autorità nazionale. Nessuno degli altri governatori italiani utilizza, a questo punto, questa possibilità. E allora perché non toglierla, visto che il De Luca è l’unico

a trasformare questa opportunità in strumento di surrettizia formazione legislativa di veri e propri ordinamenti autonomi che vanno a emendare, a revocare norme che lo Stato ha fatto ieri e che non hanno ancora avuto il tempo di entrare in vigore, previa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Vabbè, noi sappiamo che dovremo scrivere altre 100 volte cose simili e che probabilmente nulla accadrà di diverso, ma noi ci sentiamo come il proverbiale pappecei con la noce. A questo punto, torniamo alla zona rossa, possiamo dire minacciata, per altri 5 comuni casertani.

“[…] presentano una prevalenza alta rispetto alla media provinciale“. Sono queste le parole, inserite all’interno dell’ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con la quale veniva prolungata fino a sabato 7 novembre la zona rossa per Orta di Atella e Marcianise, che hanno fatto sobbalzare i migliaia di cittadini residenti nei comuni di San Felice a Cancello, Cesa, Succivo, Castel Morrone e Sant’Arpino. Come si legge nel documento, queste sono città attenzionate poiché, secondo i dati dell’Asl Caserta avrebbero un aumento dei contagi superiore alla media provinciale. 

Evidentemente, se è stato riutilizzato il metodo del conteggio relativo ai positivi assoluti registrati in un comune e non all’andamento del contagio, si starebbe portando avanti lo stesso errore compiuto nelle scorse settimane a Marcianise ed Orta di Atella, dove si registrava un numero alto di persone che avevano contratto il covid-19, ma sull’incremento giornaliero dell’epidemia i numeri non erano così differenti da altre città, come vi abbiamo scritto in un lungo articolo dei giorni scorsi. Se per alcuni dei 5 comuni sotto la lente d’ingrandimento, il numero degli attualmente positivi in aumento corrisponde ad un reale incremento dei contagi, per altri il rischio della zona rossa pare essere una previsione troppo pessimistica e lontana dai dati sull’andamento giornaliero.

CASTEL MORRONE

Veniamo al caso più spinoso tra i 5 comuni attenzionati: Castel Morrone. La prima cittadina dopo il capoluogo di regione registra oggi la presenza di 91 positivi al covid-19 in città. sarebbe interessante capire se nel conteggio siano presenti anche i pazienti del grande centro economico del paese, la Villa delle Magnolie. Sia chiaro, non stiamo dicendo che alla clinica ci sia un focolaio di contagi o simile, ma in un comune di 3.700 anime una casa di cura può avere un peso nella stima dei dati. Dal 1 al 5 novembre la media dei contagi giornalieri a Castel Morrone è pari a 1,33 nuovi positivi ogni 1.000 abitanti. Un dato sicuramente non bassissimo, addirittura inferiore a grandi città come Caserta e Maddaloni, ma che risente molto della differenza tra il 3 e il 4 del mese, quando la cifra arrivava a toccare quota 2,14. Probabilmente questo numero è legato al fatto che in questa data, ieri, nel report giornaliero dell’Asl Caserta si sono registrati ben 1.145 positivi giornalieri, cifra che potrebbe aver risentito dei dati dei laboratori privati che l’azienda sanitaria provinciale inserisce senza un reale criterio temporale, in pratica, ogni tanto. E questo incremento lo vedremo in tutti i comuni a rischio zona rossa e quindi abbiamo deciso di fornirvi due dati, l’incremento giornaliero dei positivi con e senza la cifra del 4 novembre. Tornando a Castel Morrone, senza l’incremento di ieri, la media cala fino all’1,06 x 1.000 abitanti, cifra sicuramente più tranquillizzante.

SUCCIVO E SANT’ARPINO

Il comune che soffre maggiormente il giorno nero dei contagi è Succivo. Infatti, se l’incremento dei contagi tra il 3 e il 4 novembre è pari a 39 nuovi positivi, cioè 4,49 ogni mille abitanti, questo numero crolla negli altri giorni e questo le vediamo tra le due medie dell’incremento di contagio covid in città: 1,38 nuovi contagi x 1.000 abitanti senza la differenza che vi abbiamo scritto, contro il 2,16 dell’intero periodo 1/5 novembre.

Lo stesso ragionamento fatto per Succivo possiamo trasportarla nel comune vicino di Sant’Arpino. Il comune confinante con alcuni comuni della provincia di Napoli, come Grumo Nevano, si attesta ad una media di incremento dei contagi pari allo 1,85 nuovi positivi ogni 1.000 santarpinesi. Sottraendo i dati del 4 novembre che, come detto, sono completamente lontani dalle medie giornalieri, perché, con molta probabilità, risentono dell’inserimento da parte dell’Asl Caserta dei risultati di diversi giorni dei test da parte delle cliniche private tramite il portale Sinfonia, la cifra cala toccando quota 1. Ci ripetiamo, ma è evidente che se l’azienda sanitaria continua a non rendere noti i test compiuti in strutture private o quantomeno a non suddividere la cifra dei contagi tra pubblico e strutture esterne, provoca evidenti difficoltà nel tentare di analizzare seriamente un trend epidemiologico per la provincia e per tutte le città.

CESA E SAN FELICE A CANCELLO

E’ il momento di Cesa. Questo, dati di incremento alla mano, è il comune che rischia maggiormente tra i 5 la possibilità di un lockdown simile a quello in funzione a Marcianise e Orta di Atella. E infatti, la media dei contagiati ogni mille abitanti per i 4 giorni presi in esame è pari allo 2,90. Eliminando la data del 4 novembre (se siete arrivati fin qui ne avete capito il motivo), il numero resta superiore all’1 e mezzo, 1,72 ogni mille abitanti di incremento dei positivi.

Chiudiamo con il centro principale della Valle di Suessola. A San Felice A Cancello oggi si registrano 477 positivi, 28 in più rispetto a ieri. Questo comune è l’unico a non risentire dell’incremento sconsiderato del 4 novembre. Infatti, la data fuori media è il giorno prima, che vede una cifra di nuovi positivi ogni mille abitanti pari a 2,26. E allora qui, cercando di seguire sempre lo stesso criterio, il dato dei giorni al completo è pari all’1,44 contagi covid ogni mille abitanti. Eliminando il numero del 3 novembre, la cifra scende all’1,17.

COME VANNO I DATI A ORTA E A MARCIANISE?

Per entrambi i comuni in zona rossa, le medie sono in discesa rispetto ai giorni scorsi. Ad Orta di Atella, l’incremento giornaliero dei contagi covid in città è inferiore all’unità. cioè 0,98 ogni mille abitanti. Leggermente più basse le cifre che riguardano Marcianise. Infatti, nel periodo 1/5 novembre, l’andamento dei positivi nel comune a sud di Caserta è pari a 0,93 nuovi contagi al giorno per mille abitanti.