IL MARE E I BAGNI DOMIZIANI. Ecco qua: l’Arpac ora dice che l’acqua è balneabile. Vi presentiamo l’analisi PRE-ELETTORALE

25 Luglio 2019 - 17:52

CASERTA – (Gianluigi Guarino) Ci siamo accorti, dal numero di telefonate ricevute in proposito, all’indomani del nostro articolo sulla audizione che l’Arpac aveva fatto al cospetto della commissione Ambiente del consiglio regionale della campania, che l’argomento dell’inquinamento delle acque del litorale domizio, roba di cui si parla da più di 30 anni e che improvvisamente ha trovato una sorta di soluzione miracolosa, solo grazie al flusso all’idea, al pensiero del prossimo arrivo dei cantieri di bandiera blu di mister Rino Della Gatta, è diventato centrale e preoccupa non poco i consiglieri regionali uscenti, soprattutto quelli, cioè Oliviero e Zannini che risiedono nel territorio del litorale domizio e in zone prospicienti.

In redazione, tra di noi, subito dopo aver scritto quell’articolo, ci dicemmo che ineluttabilmente l’Arpac, che non è un organismo indipendente ma è costituito da dipendenti della Regione Campania, che prendono cioè lo stipendio da De Luca e, in senso lato, da Oliviero e Zannini, avrebbe messo in mezzo qualche cosa per smentire se stessa e quello che era emerso dall’audizione. Incredibilmente, come non è mai successo in passato, i dipendenti di De Luca, così dicono loro e comunicano ufficialmente, si sarebbero messi a far verifiche lungo i litorali campani.

E sapete che cosa sarebbe risultato per il litorale domizio? “Non

ha registrato superamenti dei valori soglia degli analiti determinanti la balneabilita’, nei campionamenti effettuati sull’intero litorale, confermando l’origine naturale dei fenomeni.

Insomma, le alghe comparse sono frutto del surriscaldamento del pianeta ed evidentemente, permetteteci di scherzare un pò, del terremoto silente che ha portato ad alzare i livelli di profondità del mar Tirreno, parificandoli a quelli del mare Adriatico, fattori agenti nella formazione delle cosiddette mucillagini. Insomma, una cazzata cosmica, a scopo elettorale. Leggete un pò cosa hanno dichiarato invece i dirigenti Arpac, al tempo evidentemente non ancora ammaestrati a dovere, non tre anni fa, ma un mese fa.

CLICCATE QUI e leggerete. A dimostrazione della inaffidabilità, dell’approccio raffazzonato, della necessità di dire qualcosa purchessia è data dalla genericità dell’informazione. Che cavolo significa “nel casertano“? Quali pezzi di mare sono stati monitorati. Ormai siamo di fronte ad una politica che ha messo insieme la brama patologica di un potere da conservare ad ogni costo da parte di persone che poi non avrebbero una carriera professionale luminosa come alternativa, e la spregiudicatezza che arriva al punto da considerare un aspetto marginale, comunque da piegare alle necessità dei politici di professioni, la salute della gente.

Comunque, siccome noi siamo un giornale pluralista e plurale, leggetevi questa schifezza di comunicato stampa e ognuno potrà formarsi l’opinione che ritiene. Noi, come sempre, senza peli sui…polpastrelli, abbiamo espresso la nostra.

 

QUI SOTTO IL COMUNICATO

L’ Arpac, Agenzia regionale per l’ Ambiente della Campania, ha concluso i controlli sulla balneabilita’ delle acque marine per il mese di Luglio nei 328 punti monitorati dall’ Agenzia. In aggiunta a questi – informa l’ Arpac – in luglio sono stati finora svolti 81 prelievi di altro tipo. Da un’analisi dei dati emergono nuove criticita’ in provincia di Napoli, di cui alcune rientrate in seguito ai successivi controlli. Sono rientrati nei limiti di legge il tratto di mare di Via Partenope, a Napoli, Marina di Vita Fumo a Monte di Procida, Punta Montalto, a Massa Lubrense, e l’ ex Bagno Rex a Portici, per i quali sono stati registrati “esiti favorevoli per i parametri batteriologici” sulla balneabilita’. Restano invece in divieto di balneazione tre acque del Comune di Pozzuoli: l’ Area Industriale, lo Stabilimento Balneare, e La Pietra. In queste tre aree sono in corso oggi ulteriori prelievi. I risultati verranno diffusi nei prossimi giorni.

In provincia di Salerno a luglio, si sono registrati valori eccedenti i limiti normativi nelle acque Ripe Rosse, nel Comune di Montecorice, rientrati con il successivo prelievo effettuato nello stesso punto e in punti a distanza crescenti da esso. Inoltre dopo le segnalazioni della presenza di sostanze apparentemente schiumose e melmose di colore marrone, nei tratti di mare prossimi al Vallone Arena (Montecorice) ed alla spiaggia di Acciaroli, a Pollica, sono state effettuate ispezioni che non hanno evidenziato anomalie ed hanno dato esiti favorevoli alle analisi sui parametri microbiologici. Sono rientrati nella norma anche i valori oltre il limite di legge registrati a Testene, nel Comune di Agropoli.

A Salerno e provincia persistono criticita’ a Marina di Vietri, Secondo Tratto” (Vietri sul mare), Sud Picentino (Pontecagnano Faiano), “Est fiume Irno” (Salerno). Si tratta di aree che risentono dell’ influenza della foce dei fiumi Bonea, Picentino e Irno. Un superamento dei valori limite di legge per Enterococchi intestinali (indicatore di contaminazione fecale) si e’ registrato inoltre nel Comune di Capaccio, nel tratto Licinella. Qui sono in corso indagini per comprendere le cause della contaminazione, probabilmente identificabile nella presenza della foce del corso d’acqua Torre o in problemi dell’impianto di sollevamento fognario “Torre di Mare”.

Nel Casertano, la cui costa e’ oggetto di particolare attenzione pubblica per episodi di alterazione dell’aspetto del mare, in termini di colorazione e presenza di schiume, Arpac non ha registrato superamenti dei valori soglia degli analiti determinanti la balneabilita’, nei campionamenti effettuati sull’intero litorale, confermando l’origine naturale dei fenomeni.

I controlli routinari programmati per il mese di luglio sono conclusi, per riprendere ad Agosto – afferma il dirigente della UO Mare Arpac, Lucio De Maio – ma prosegue l’attivita’ di monitoraggio delle acque di balneazione, anche in questi giorni“. “Sono gia’ in corso i prelievi supplementari per le acque ancora in divieto temporaneo di balneazione, insieme alle indagini conoscitive per individuare le cause della contaminazione riscontrata in questi tratti di costa. In caso di ulteriori criticita’ che dovessero emergere nelle prossime settimane – conclude De Maio – saranno effettuati tutti i rilievi e le ispezioni del caso per assicurare ai cittadini la salubrita’ del nostro mare“.