Il nipote di Sandokan Schiavone con la cocaina nelle mutande. Obbligo di firma per l’amico in auto

12 Febbraio 2024 - 14:59

CASAL DI PRINCIPE – Il processo relativo alla droga in possesso di Omar Schiavone, il 35enne figlio di Luigi, cugino di Francesco Schiavone Sandokan, e di Eugenio Buonpane avrà la sua prossima udienza tra circa un mese.

Nel frattempo, dopo l’arresto avvenuto l’altro ieri, sabato, dei due soggetti, il processo per rito direttissima si è celebrato proprio poco fa.

Per Buonpane, l’amico presente in auto con Omar Schiavone, quest’ultimo difeso dall’avvocato Mario Griffo, il pubblico ministero, a seguito degli arresti domiciliari avvenuti ieri, aveva chiesto il divieto di dimora. L’avvocato del 42enne, la legale Mirella Baldascino, si è opposta alla richiesta cautelare.

Il giudice Mottola del tribunale di Aversa Napoli Nord ha deciso di revocare i domiciliari, convalidando l’arresto ma dando a Buonpane la misura cautelare più lieve dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, il cosiddetto obbligo di firma.

la vicenda:

Fermati sabato sera a bordo di una Citroen C3 mentre percorrevano via San Donato a Casal di Principe. I loro atteggiamento ha insospettito i carabinieri che dopo una prima perquisizione a bordo della vettura con esito negativo hanno deciso di portare i 2 in caserma per approfondire la perquisizione.

Si è così scoperto che il 42 enne nascondeva, tra le parti intime, una busta di cellophane con all’interno sei dosi di cocaina per un peso complessivo di 3,5 grammi. A quel punto Omar Schiavone prima di essere sottoposto anche lui ad approfondita perquisizione ha infilato geli stesso la mano negli slip prelevando e consegnando ai carabinieri una busta contenente 12dosi di cocaina per un totale di 4,25 gr.