IL NOME. Prova a nascondersi dai carabinieri, ma loro non ci cascano. 28enne per scappare prova a colpirli con una lastra di marmo

14 Giugno 2025 - 10:28

ORTA DI ATELLA – È finito in carcere Giuseppe Russo, 28 anni, residente ad Orta di Atella, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane è stato fermato dai carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Marcianise, in collaborazione con i militari della Stazione di Orta di Atella, al termine di un’operazione che ha portato al sequestro di droga, materiale per il confezionamento e denaro contante. Secondo quanto ricostruito (LEGGI LA NOTA DI IERI), Russo avrebbe cercato inizialmente di eludere il controllo. Accortosi dell’arrivo dei militari attraverso le telecamere di sorveglianza installate all’esterno della propria abitazione, l’uomo avrebbe atteso circa un’ora prima di aprire la porta, nel tentativo di far credere di non essere in casa. Tuttavia, i carabinieri, insospettiti dai movimenti nei giorni precedenti e dal continuo andirivieni dall’appartamento, avevano già circondato l’area.

All’apertura della porta, i militari sono stati immediatamente colpiti dal forte odore di marijuana proveniente dall’interno. La successiva perquisizione ha confermato i sospetti: all’interno dell’abitazione sono state rinvenute numerose dosi di hashish e marijuana, alcune già confezionate e pronte per la vendita, nascoste in diversi ambienti tra cui cucina, soggiorno e camera da letto. Recuperati anche strumenti per il confezionamento e 345 euro in contanti, in banconote di piccolo taglio, ritenuti provento dell’attività illecita. Nel corso delle operazioni, Russo avrebbe tentato di opporsi all’arresto cercando di colpire i militari con una lastra di marmo, venendo però subito disarmato e bloccato. Altri controlli nei pressi dell’ingresso dell’abitazione hanno permesso di trovare, nascosto tra alcuni vasi, un barattolo in latta contenente marijuana fresca ed essiccata, sufficiente per oltre cento dosi, e ulteriori pezzi di hashish.

Dopo le formalità di rito, il 28enne è stato trasferito presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Le accuse a suo carico sono detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Giuseppe Russo è da ritenersi innocente fino a eventuale condanna definitiva, come previsto dalla legge.