IL NOME. Stranieri portati in Italia e costretti a lavorare in nero: CONDANNATO
21 Settembre 2024 - 10:21
MODNRAGONE – La prima Sezione della corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di Andrei Ciorba, il moldavo 42enne nel 2021 arrestato dalla Guardia di Finanza di Mondragone, insieme ad un fratello e ad una donna romena, con l’accusa di essere alla testa di un’organizzazione criminale dedita a favorire da anni l’ingresso illegale in Italia di decine e decine di cittadini moldavi.
In violazione del divieto di impiegare cittadini extracomunitari privi del permesso di soggiorno per motivi lavorativi, la 51enne invece li avrebbe reclutati e impiegati presso terzi, svolgendo questa attività come se fosse una vera e propria agenzia di collocamento – illecita ovviamente – in maniera stabile ed incessante.
I lavoratori, entrati in maniera clandestina, erano attivi in provincia di Caserta, soprattutto tra Cellole e Santa Maria Capua Vetere.
La decisione della corte dell’ultima istanza rende così definitiva la condanna emessa dai giudici della corte di Appello di Napoli.