Il nuovo partito di Matteo Renzi: con lui andranno solo Nicola Caputo e Pina Picierno. Ecco perché

17 Settembre 2019 - 13:38

CASERTA – La politica casertana non si merita nulla, dunque niente analisi.
Renzi ha ufficializzato il suo addio al Pd e la nascita di un nuovo partito.
Niente di sorprendente, il toscano è un furbone. Ha fatto nascere il governo, attirando quel fesso di Zingaretti, supportato da Franceschini in lunga crisi d’astinenza da poltrona, e oggi diventa socio del governo.
Nel senso che il signor Beppe Grillo dovrà subire la vendetta di Renzi accettando la trasformazione di una maggioranza bipartito in una maggioranza tripartito.
E se a Renzi non daranno la legge elettorale proporzionale che vuole, col cavolo che riuscirà ad approvare una legge alla Camera, ma ancor di più al Senato.
Tutto come previsto.
Forse il fratello del commissario Montalbano aveva capito, ma è stato stritolato dalle fauci fameliche di Franceschini e compagnia, visto che si sapeva benissimo che il problema di Renzi era solo quello di garantire i tanti parlamentari fatti eleggere da lui, portandoli in maggioranza, ma allo stesso tempo modulando insieme a loro i tempi di vita e di morte di questo governo.

Caserta? Un rigo solo.
Con Renzi andrà Nicola Caputo che deve riposizionarsi, dato che dopo la mancata elezione al Parlamento Europeo il Pd non può più riscontrare le sue ambizioni.
Per quanto riguarda Pina Picierno, lei è stata e resta legatissima a Dario Franceschini, che però ora diventerà un avversario di Renzi.
Insomma, la Picierno non potrà più essere una renziana, comunque legata a Franceschini.

Avendo cinque anni tranquilli davanti lei non rischia nulla, quindi potrebbe andare con Renzi a cui, tutto sommato, deve qualcosa.
Una riconoscenza più recente di quella che deve a Franceschini.
Per il resto, Graziano e compagnia rimarranno tutti nel Pd per mero interesse personale.