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Il questore Antonio Borrelli lascia Caserta dopo 5 anni: “Il momento più difficile l’assassinio di Gennaro Leone”

5 Gennaio 2022 - 16:05

In arrivo Antonino Messineo. Da lunedì 10 gennaio Borrelli sarà al Ministero dell’Interno dove andrà a dirigere la neonata Direzione centrale per la prevenzione e le attività di tutela informatica e cibernetica

 

 

CASERTA Dal passaggio della Questura in prima fascia, analogamente a quanto accade per i centri piu’ popolosi e importanti, “che ha permesso, nonostante i pensionamenti, di mantenere invariati gli organici con la prospettiva di aumentarli”, all’apertura del Commissariato di Casal di Principe, che “sara’ per il territorio un presidio stabile di legalita’ e punto di riferimento fisso per i cittadini”.

Dopo oltre cinque anni – si insedio’ nell’ottobre 2016 – Antonio Borrelli lascia la Questura di Caserta (al suo posto arriva Antonino Messineo) con risultati importanti, visto che il passaggio della Questura di Caserta in fascia A permettera’ al territorio di non perdere poliziotti, anzi di aumentarne l’organico, e poter dunque assicurare un efficace controllo. Per Caserta e’ stato il riconoscimento atteso da anni dell’adeguamento degli organici e degli uffici alla rilevanza sotto il profilo criminale di un territorio in cui per anni ha operato, e tuttora opera, sebbene sottotraccia, una delle criminalita’ organizzate piu’ pericolose; “la camorra – dice Borrelli – non e’ ancora sconfitta, e le nostre attivita’ di intelligence e repressione continuano con maggiore determinazione grazie al lavoro di investigatori esperti come quelli della Squadra Mobile, ovviamente con il coordinamento della Procura distrettuale Antimafia”; unico neo la circostanza che ancora oggi sono pochi nel Casertano coloro che denunciano i business dei clan, ad iniziare dall’usura e dalle estorsioni.

Borrelli salutera’ i funzionari e gli agenti della Questura venerdi’ 7 gennaio, per poi andare a dirigere da lunedi’ 10 gennaio al Ministero dell’Interno la neonata Direzione centrale per la prevenzione e le attivita’ di tutela informatica e cibernetica. Una vera e propria sfida, come quella “vinta” a Caserta per la realizzazione del Commissariato a Casal di Principe, che sara’ inaugurato tra qualche settimana, non appena verranno sistemati gli arredi e verra’ installata la rete informatica, nello stesso immobile in cui ha operato dal 2008 ad inizio 2017 la sezione distaccata della Squadra Mobile di Caserta, responsabile di tante importanti indagini sul clan dei Casalesi, che hanno portato alla cattura di latitanti e all’arresto di affiliati e colletti bianchi collusi. Borrelli lascia pero’ Caserta con un grande dispiacere, legato a quanto accaduto a fine agosto scorso nel capoluogo, quando il 18enne Gennaro Leone fu accoltellato e ucciso da un coetaneo durante una lite per motivi banali scoppiata nelle ore della movida notturna. “Quello e’ stato uno dei momenti piu’ difficili – ricorda Borrelli – perche’ venivamo dall’estate e c’era ancora tanta voglia da parte dei ragazzi di tornare a vivere in una fase in cui sembrava che la pandemia fosse superata. Devo dire che la movida a Caserta, tranne in quel periodo, non ha mai dato grossi problemi. Ma quell’episodio mi lascia l’amaro in bocca, anche se conferma come la Polizia di Stato, negli ultimi due anni, si sia dovuta impegnare in un lavoro diverso rispetto al solito: far rispettare le prescrizioni anti-Covid non e’ stato e non e’ facile, perche’ ci vuole buon senso e comprensione umana da parte degli agenti”. Borrelli ringrazia infine la prefettura, “con cui abbiamo sempre lavorato in perfetta sinergia” e gli enti locali, come la Provincia e i singoli Comuni, “con i quali ho sempre avuto un’interlocuzione costruttiva che ci hanno permesso di tenere eventi pubblici senza mai avere problemi di ordine pubblico”.