IL RETROSCENA. L’accordo “chiuso” da Roberto De Luca, figlio del Governatore, e da Zannini. Per la Turco pronti incarichi nel controllo di gestione Asl e altri benefit
19 Luglio 2020 - 19:14
AVERSA (g.g.) – Che strana la politica: tutti dicono che l’assessore regionale Sonia Palmeri sia la pupilla di Piero De Luca o anche di Roberto De Luca di quale fratello si tratti, ma è probabile che sia il primo dei due, ancora non lo abbiamo capito bene, perché noi non ci occupiamo di “pupille”, argomento invece fondamentale e fondante della politica contemporanea, che capiamo meno proprio perché poco ci intendiamo di “pupille”. E proprio un figliolo del Governatore cioè Roberto De Luca, ancora acciaccato e in stampelle o quasi per un incidente subito poco tempo fa, si è disturbato personalmente per raggiungere la storica abitazione-segreteria dei Sagliocco in via Fermi, per chiudere l’accordo per la candidatura di Federica Turco nella lista De Luca.
Luciano Sagliocco, dopo aver peregrinato tra Campania Popolare dei Sommese e di quel simpatico personaggio che risponde al nome di Enzo Marrazzo, aveva aperto una concreta trattativa con Nicola Caputo, il quale, da parte sua, ha tenuto vuota, fino a 48 ore fa, l’ultima casella femminile della lista di Italia Viva, gettando la spugna nel momento in cui ha ufficializzato l’impiego della preside di Piedimonte Matese Bernarda De Girolamo (clicca qui per leggere il nostro articolo di questa mattina).
Pare che Caputo non ci sia rimasto granché bene. Ma d’altronde sia lui che Alfonso Piscitelli, il quale ancora crede, forse pensando di vivere ai tempi de chanson de Roland, nella parola data, avrebbero già dovuto interpretare un certo segnale in occasione delle ultime elezioni provinciali quando in quota Zannini si era candidato, ottenendo anche l’elezione, il preside della scuola media San Giovanni Bosco di Trentola Ducenta, Michele Di Martino.
In quella scuola lavora anche Luciano Sagliocco che a questo preside è legatissimo. Sicuramente più legato di quanto non gli sia il popolo di San Marcellino, che pur rieleggendolo, l’ultima volta, in consiglio comunale, non gli ha attribuito un consenso in linea con la funzione che svolge nell’ambito della scuola locale. E se è diventato consigliere provvinciale, questo lo deve esclusivamente al patto di ferro, su cui noi abbiamo già espresso franche ed argomentate riservate, tra lo Zannini e il sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano. In poche parole, Di Martino, non è un uomo di appeal… Forse più carismatica di lui è la madre, per 30 anni titolare di un avviatissimo negozio di cartolibreria, dove il Comune di San Marcellino ha trovato sempre tutto quello che gli serviva per quanto riguarda toner, fogli A3, A4, A100 ecc. ecc. e tutta la cancelleria di questo mondo, attribuendo allo stesso negozio anche la titolarità di scontare i buoni libro per gli studenti.
Il preside Di Martino ha svolto un ruolo nelle ultime settimane. L’arrivo di Roberto De Luca ad Aversa lo dimostra, perché tornando alla stranezza di cui abbiamo scritto all’inizio, la candidatura della Turco, danneggia quella della Palmeri, perché l’ambiziosa ragazza aversana, ormai una veterana di certe operazioni, svolgerà, con la mano forte da un punto di vista economico di Luciano Sagliocco, una funzione gregaria a favore di Giovanni Zannini, che in questo modo ritiene, probabilmente a ragione, di garantirsi il 100% delle possibilità di essere il primo e probabilmente l’unico eletto della lista De Luca Presidente.
Insomma, se la Palmeri è la pupilla di De Luca jr. , quest’ultimo o il fratello hanno deciso di strapparsela questa pupilla confezionando un’operazione a favore tutta di Zannini. Se il figlio del Governatore è arrivato ad Aversa (noi conosciamo bene gli usi, i costumi e i personaggi), ciò è accaduto per sigillare gli impegni già concordati con Zannini. La Turco non sarà eletta, ma potremmo ritrovarcela, per esempio, nel Controllo di gestione dell’Asl di Caserta, cioè nel mondo fantastico di Michele Tari. O in un nucleo di valutazione, che non manca mai quale strumento di prebenda elettorale. Magari Zannini le dà una stanza vicina a quella di Giovanni Innocenti, in quel Consorzio Idrco, ch contende all’ ASI e al Consorzio di Bonifica del Basso Volturno, la palma di più immorale nel nostro territorio.