Il vescovo in piazza contro la chiusura dei due punti nascita ospedalieri. Zinzi: “Non posso fermare la Regione, ma sono pronto a lottare per provare a salvarli”

19 Luglio 2025 - 19:40

Qui sotto il testo integrale della lettera scritta dal deputato casertano della Lega alla guida della diocesi di Teano – Calvi Risorta, Giacomo Cirulli

A Sua Eccellenza
Mons. Giacomo Cirulli Vescovo di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca

Eccellenza Reverendissima, ho letto con grande attenzione e sincera partecipazione la Sua accorata lettera indirizzata alle comunità ecclesiali delle Diocesi che Lei guida con instancabile dedizione.

Le Sue parole non solo richiamano al dovere morale della corresponsabilità, ma rappresentano anche un invito forte e chiaro a non restare indifferenti di fronte a scelte che rischiano di impoverire il tessuto sociale e civile delle nostre comunità.

Mi riferisco, in particolare, alla chiusura dei Punti nascita degli ospedali civili Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese e San Rocco di Sessa Aurunca. Da fedele, prima ancora che da rappresentante delle istituzioni, sento il dovere di manifestarLe piena condivisione della Sua preoccupazione.

Proprio per questo motivo nei giorni scorsi ho ritenuto doveroso presentare un’interrogazione parlamentare dedicata al tema, affinché il Governo nazionale sia chiamato a vigilare e ad assumere, per quanto di propria competenza, tutte le iniziative utili a salvaguardare questi presìdi di cura e umanità.

Sappiamo bene che, nel riparto delle competenze, la responsabilità primaria in materia sanitaria appartiene alla Regione Campania. Ma questo non significa, e non significherà mai per me, abdicare al ruolo di rappresentanza e difesa del territorio che i cittadini mi hanno affidato. Continuerò a battermi perché i punti nascita di Sessa Aurunca e Piedimonte Matese non scompaiano, ma anzi vengano potenziati e valorizzati nel rispetto del diritto alla Salute, alla maternità sicura e alla dignità delle aree interne.

Mi rincresce informarLa che, per impegni istituzionali precedentemente assunti, non potrò essere fisicamente presente alla manifestazione popolare del 19 luglio. Ma ci tengo a far sentire, anche se a distanza, la mia vicinanza e il mio sostegno concreto a quanti, con spirito civico e amore per il territorio, si mobiliteranno per difendere il fondamentale diritto alla salute.

Nel

ringraziarLa per l’alto magistero che continua ad esercitare, e per il coraggio con cui ha saputo richiamare tutti – laici e istituzioni – al dovere dell’impegno, Le porgo i miei più deferenti saluti.

On. Gianpiero Zinzi