IL VIDEO E LE FOTO. La politica locale non sa cosa sia la vergogna: guardate che strage della natura è stata oggi la foce dell’Agnena. Litorale Domizio umiliato

15 Giugno 2022 - 20:08

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Sono giunte in redazione nella giornata di oggi, diverse segnalazioni riguardo la presenza di pesci morti in acqua e sulla battigia, alla foce del fiume Agnena. Il fenomeno potrebbe essere ricondotto, secondo quanto appurato da fonti non ufficiali, alla presenza di scarichi in mare, al fenomeno della bassa marea e dunque alla mancata ossigenazione dei pesci oppure alla pesca a strascico. Resta il fatto che in zona si avverte una puzza insopportabile mentre l’acqua appare scura e torbida. Era il 7 maggio del 2020 quando un enorme macchia nera, fotografata da un drone, nel torrente Agnena, fece il giro del web. I tecnici dell’Arpac prelevarono nel punto esatto dove si trovava la macchia, campioni di acqua e sabbia. Quattro anni prima, nel 2016, venne scoperto lo sversamento di scarti di produzione di una fabbrica di liquori in cui è presente il vecchio impianto di Naturambiente, al centro di alcuni scandali sulla produzione di ammendante ricavato dai fanghi dei depuratori. A poca distanza dall’Agnena si trovano il Regi Lagni dove finiscono rifiuti industriali smaltiti illegalmente. Eppure basterebbe controllare, attraverso un drone, dove le industrie che si snodano lungo il tragitto scaricano i propri rifiuti e monitorare il funzionamento di tutti gli impianti di depurazione, ma se ci ritroviamo ad affrontare per l’ennesima volta la questione, significa che ciò non viene fatto ed a pagarne le conseguenze sono i cittadini ed un territorio fin troppo martoriato.