IL VIDEO. Gli studenti dell’Istituto Mazzocchi di S.MARIA C.V. in visita al Senato

20 Ottobre 2019 - 09:10

SANTA MARIA CAPUA VETERE – (p.m.) Martedì scorso, una rappresentanza di allievi dell’istituto comprensivo statale Simmaco Mazzocchi di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito di un viaggio di istruzione, ha assistito dalle tribune del pubblico ai lavori pomeridiani del Senato della Repubblica, vertenti nell’occasione sull’uccisione di Hevrin Khalaf (la nota attivista curda per i diritti umani) e sull’attacco della Turchia al nord-est della Siria, venendo salutati assieme con i docenti e come da consuetudine, dalla presidenza dell’assemblea, retta al momento dal vicepresidente Roberto Calderoli.

Proponiamo, dunque, ai nostri lettori un estratto video della seduta all’atto del saluto.

La notizia ci è utile, soprattutto, per riflettere sull’importanza che queste forme di impegno civile, di cui va dato merito agli insegnanti, hanno per la maturazione dei nostri giovani, troppo spesso distratti da cose futili e banali.

E proprio su questo aspetto ci pare che, per quanto spensieratezza e svagataggine siano tipiche dell’adolescenza – le quali portano la maggior parte dei ragazzi, non solo ad ammirare, ma persino ad idolatrare il calciatore, il cantante o l’influencer che sia, per i loro meriti assolutamente aleatori ed effimeri – tuttavia il troppo è troppo.

Come quando torme di giovani restano incollati alla televisione per ore, inebetiti dalle idiozie della Maria

De Filippi, della Barbara d’Urso, del Grande Fratello di turno, che ammanniscono trasmissioni i cui contenuti sono vero ciarpame alienante, roba da sciampiste si sarebbe detto una vota, con tutto riguardo per questo tipo di lavoratrici.

Naturalmente, da liberali autentici quali siamo, non ci sogniamo minimamente di invocare la censura per questi spettacoli di puro e vuoto intrattenimento. Ognuno è libero di buttare il suo tempo come vuole, dal lato degli spettatori. E di propinare furbamente le cose più insulse se hanno seguito e ritorni pubblicitari, dal lato degli editori.

Né questo è la solita predica di chi, passatista, non si rassegna ai tempi che cambiano ed alla modernità.

Qui la questione è ben altra, perché è in gioco il futuro della comunità nazionale, di come la vogliamo rispetto ai valori autentici di una società evoluta.

Esagerazioni ? Ebbene, il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2019 appena pubblicato rileva che “… l’Italia è il Paese con il più basso indice di lettura di libri…“ e che “Solo il 24,8% della popolazione ha adeguate competenze nella comprensione e nell’analisi dei testi. Questo si riflette nei bassi indici di lettura e consente di comprendere le difficoltà che una parte della popolazione ha nell’interpretare i processi di trasformazione sociale, nell’accedere al mercato del lavoro e nel collegare tra loro informazioni che provengono da fonti e canali diversi.”

Anche per questa via si conferma, dunque, che esiste una stretta e diretta correlazione tra sviluppo culturale, sviluppo economico di un paese e prospettive di affermazione personale.

E l’autorevole meridionalista ed economista liberale Gianfranco Viesti, in uno dei suoi stringenti editoriali di ieri l’altro, ha indicato come strumento indispensabile per la ripresa del Mezzogiorno in particolare quello “…di investire ossessivamente nell’istruzione e nell’inclusione sociale dei più giovani, di coltivare cultura e creatività”.

E non sarà un caso se l’assessore al Lavoro della regione Campania, la piedimontese Sonia Palmeri, denuncia costantemente l’esistenza di un gap tra le competenze della forza lavoro campana e le esigenze di figure professionali espresse dalle aziende che qui vorrebbero investire.

E dunque, quale la conclusione ? Poiché abbiamo enormi responsabilità nei confronti delle nuove generazioni, che vanno educate alla cultura, formate e non abbandonate ai loro propri istinti ed alle loro incerte indoli in nome di un malinteso libertarismo, sarà il caso che si inizi finalmente a condannare, a biasimare socialmente e pubblicamente, tutti coloro che seducono i ragazzi con falsi modelli in nome dell’audience e dei fatturati, rimuovendoli dai loro piedistalli di immeritata celebrità. Sono pericolosi, più che divertenti.

Qui il video del Senato della Repubblica nel momento del saluto rivolto dal vicepresidente Calderoli agli studenti ed agli insegnanti della Mazzocchi.