INCREDIBILE: ASCOLTA IL SECONDO AUDIO registrato ieri dal fioraio al cospetto di Saverio Griffo. Altro che voto di scambio. Questo è il sequel del film JAMES TONT con Lando Buzzanca

27 Settembre 2020 - 13:02

 

Beh, questi due se si impegnano hanno una carriera davanti che li potrebbe portare fino a Zelig

 

TRENTOLA DUCENTA – (g.g.) Negli anni Sessanta e ancora di più negli anni Settanta, la cinematografia italiana più leggera, di semplice evasione, creò un filone di parodie riguardanti le pellicole e i personaggi che andavano per la maggiore, che facevano sfracelli al botteghino. E così nacquero, ad esempio, l’Esorciccio con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, evidente parodia de “L’Esorcista”, o ancora un’altra parodia, stavolta con il rinnovato impegno da attore del solo Franco Franchi e con pretese leggermente più impegnate, ma proprio un pizzico, intitolata “L’ultimo tango a Zagarolo”, ridente paese alle porte di Roma, il cui nome fu utilizzato per creare una sorta di contrasto cosmico con il prestigio e la grandeur della Ville Lumiere in cui Bernardo Bertolucci aveva inserito l’ambientazione crepuscolare e le scene erotiche rimaste nella storia, interpretato, tra gli altri, dal mitico Marlon Brando.

Al quel filone appartiene anche la spy-farsa messa in scena, pardon, messa su pellicola, da Lando Buzzanca che recita la parte di James Tont, in pratica il fratello scemo di James Bond.

A Trentola Ducenta, probabilmente l’intenzione è proprio quella di rinverdire la tradizione dei remake-burla. Perchè ciò che sta succedendo con questa vicenda delle registrazioni, si configura, giorno dopo giorno, come il secondo (il primo uscì nelle sale subito dopo la versione-madre che ebbe un grande successo) sequel del personaggio parodiante del grande agente segreto, venuto fuori dalla penna di Ian Fleming e interpretato da diverse icone del cinema mondiale, a partire da Sean Connery e Roger Moore.

Siccome però Lando Buzzanca i suoi anni ce li ha, ha delegato, non ce ne voglia l’avvocato trentolese (anche la nostra è una parodia satirica, rispetto a fatti di indubbia valenza pubblica), dicevamo, ha delegato il suo personaggio a Saverio Griffo, che ha conquistato l’onore (si fa per dire) delle cronache, al tempo in cui è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta tangentopoli trentolese e anche quando, un’estate fa, la presidente dell’Asi Raffaela Pignetti propose e ottenne la concessione di un incarico professionale ad appannaggio dello stesso Griffo, non accorgendosi, però, evidentemente impegnata a studiare quei massimi sistemi grazie ai quali ha dato un’impronta nuova e rivoluzionaria, destinata a rimanere nella storia, alla gestione delle politiche industriali della provincia di Caserta, che il Saverio Griffo era ancora ristretto agli arresti domiciliari.

In verità, a pensarci bene, questa storia dei soldi e degli incarichi, delle indennità a persone ristrette cautelativamente (per questo e, per carità, non certo in quanto colpevoli conclamati di qualche cosa), rappresenta una vera e propria scuola di pensiero, una sorta di provocazione garantista, partorita proprio nell’Asi di Caserta, visto e considerato che Nicola Tamburrino, sindaco di Villa Literno, ha continuato a ricevere l’indennità da componente del comitato direttivo Asi, in quota Stefano Graziano, per tutti i mesi in cui ha dovuto, a sua volta, sottoporsi a un lungo pit stop agli arresti domiciliari, per effetto dei quali, con mero atto dovuto, la prefettura lo aveva, invece, sospeso dalla carica di sindaco.

Però, è vero che bisogna conoscerle bene, le persone, prima di valutarle. E forse con questo Saverio Griffo, noi di CasertaCe e prima ancora la procura della repubblica di Aversa-Napoli nord, siamo stati troppo severi. In realtà, è un simpaticone, un buontempone. Per ingannare il tempo, in attesa dell’udienza preliminare che da martedì prossimo avvierà il dibattimento per stabilire se lui, l’ex sindaco Andrea Sagliocco, qualche assessori, alcuni dirigenti comunali dovranno o meno essere sottoposti ad un processo per i reati connessi alla citata e iper conosciuta, nonchè ancora presunta, tangentopoli trentolese.

Ai tempi imberbi di chi scrive, c’erano dei giochi in cui uno poteva improvvisarsi, ad esempio, come “il piccolo chimico” oppure “il piccolo medico” e si potevano usare, con più leggerezza rispetto ad oggi, le pistole di gomma con cui c’era chi si fingeva poliziotto, anche se a ripensarci bene più di uno si vedeva come criminale e non come tutore della legge.

Saverio Griffo è rimasto un bambinone. E oggi gli piace giocare a fare lo 007. Gli piacciono le cose segrete, le indagini di intelligence (si fa per dire) e allora da qualche mese ha attivato il suo smartphone, improvvisandosi come il nuovo James Tont, come il successore di Lando Buzzanca. Prima “si è chiamato” il fioraio Armando Costanzo e chiacchierando con lui ad un tavolo di qualche locale, ha registrato la conversazione di cui in tanti parlavano, anzi bisbigliavano, in questi giorni, manco se si trattasse di un vertice segreto tra capi di stato per decidere i destini del mondo e che noi invece abbiamo deciso di pubblicare immediatamente, subito dopo averlo ascoltato, aggiungendo a quelle voci la breve interruzione di qualche nostra risata.

Chi si è perso la puntata precedente, CLIKKI QUI e si vada ad ascoltare l’audio di ieri. Evidentemente, l’Armando, che non è il personaggio di una famosa canzone di Iannacci, ma sempre il variopinto fioraio Armando Costanzo da Trentola Ducenta, deve aver letto il nostro articolo di 24 ore fa. E allora, siccome c’è sempre un James Tont più James Tont di chi lo ha preceduto, è stato lui stavolta a chiamare Saverio Griffo e a registrare la conversazione. Una storia che dunque si sta trasformando in macchietta.

Ascoltando quest’audio, si capisce che Armando Costanzo, cioè James Tont con licenza di sparare boiate, ne ha cantate quattro a James Tont con licenza di continuare a percuotersi tafazzianamente gli zebedei. Gli ha rimproverato di aver registrato una chiacchierata in cui lui aveva prodotto uno sfogo, durante il quale, dice testualmente Costanzo, ha detto qualche verità, qualche verità aumentata e soprattutto ha detto diverse balle.

Inoltre, Tont con la copertura da fioraio ha detto chiaro e tondo a Saverio Griffo di non aver mai incontrato direttamente Michele Apicella durante la campagna elettorale del 2018 e che due persone che peraltro lui afferma di non conoscere, si sarebbero presentate nel suo negozio, parlando a nome di Apicella, per una eventuale corruzione elettorale da 50 euro.

Saverio Griffo, che ha vissuto evidentemente con qualche timore questa conversazione a cui è stato chiamato a partecipare da Costanzo, ha risposto ai rimproveri di quest’ultimo, asserendo in pratica che la ritrattazione dels uo interlocutore non sia stata frutto di una effettiva adesione alla verità dei fatti. Di qui l’invito accorato e abbastanza formale, formulato con il tono di chi teme di poter essere a sua volta registrato, di dire tutta la verità e di non proteggere nessuno.

Questi gli elementi importanti di una conversazione, di cui ovviamente siamo entrati in possesso, dato che ormai Trentola è diventato una sorta di set del grande…demente.

Ricapitoliamo un attimo dunque questa storia: Saverio Griffo si reca a luglio scorso dal fioraio. Essendoci la siccità e non trovando un solo fiore da dedicare alla cortesia, alla galanteria e alla riconoscenza per la presidente Asi Raffaela Pignetti, si mette a parlare di altro. Saverio Griffo e Armando Costanzo si conoscono: il primo infatti, è stato lo spin doctor della campagna elettorale di Andrea Sagliocco e il direttore generale di fatto del comune di Trentola, durante il poco tempo della sindacatura sagliocchiana; il fioraio, durante quella breve stagione, siccome è indubbiamente bravo nel suo lavoro che ha riscosso da subito, a quanto si dice a Trentola, l’apprezzamento dello stesso Saverio Griffo e di Agostino Fabozzi, quest’ultimo dirigente del comune e a sua volta imputato martedì prossimo ad Aversa, ha ottenuto affidamenti per forniture di fiori e piante per il comune di Trentola.

In quella giornata di luglio 2020, Griffo porta Armando Costanzo sul tema delle elezioni del 2018. Lo fa, però non per parlare del più e del meno, non per acquisire informazioni con cui esercitare ulteriormente il suo talento di agente segreto, ma semplicemente per registrare.

E siccome queste registrazioni (come dice, lamentandosene con Griffo, lo stesso Armando Costanzo nell’audio di oggi), vengono pubblicate manco a dirlo nei tempi sospettissimi delle elezioni di sabato e domenica scorsa e nei tempi ancor più sospetti che precedono un’udienza preliminare con cui si chiuderà il primo grande capitolo di un’indagine, partita, se ben ricordate, da alcune segnalazioni anonime audio registrate di presunti casi di voto di scambio avvenuti nelle liste in appoggio ad Andrea Sagliocco, si può affermare, con sufficiente approssimazione, che non può essere considerata infondata l’idea che Saverio Griffo abbia registrato quella chiacchierata, allo scopo di renderla pubblica, proprio in questi giorni. 

Può darsi anche che non sia così, ma affermare che è possibile che sia così, è un concetto costituito su solidi elementi valutativi. 

Come già abbiamo scritto, il fioraio, dopo aver letto il nostro articolo di ieri, incontra Saverio Griffo e lo rimprovera per averlo registrato indebitamente e slealmente, aggiungendo poi, con chiara scansione delle parole, che lui non ha mai incontrato Apicella o persone appartenenti al suo entourage, durante la campagna elettorale del 2018.

Ora, tra chi ha ascoltato questo nuovo audio, si è sviluppato un dibattito: James Tont numero 1, cioè il tafazziano Saverio Griffo, sapeva di essere registrato da James Tont numero 2 detto il fioraio? Secondo alcuni no, secondo altri di qualcosa, Tont numero 1, si è forse accorto durante la chiacchierata di ieri, al punto da essersi messo a declamare una sorta di manuale delle giovani marmotte, del buon comportamento auspicato, quando ha invitato Costanzo a dire la verità, che poi per Griffo sarebbe una e una sola, e cioè che Michele Apicella avrebbe comprato, a sua volta, i voti nel 2018 in un contesto elettorale rispetto al quale ha preso innesco, proprio da un’indagine su un presunto voto di scambio avvenuto dal lato di Andrea Sagliocco e Saverio Griffo, l’intera inchiesta che sfocerà martedì prossimo nell’udienza preliminare sulla presunta tangentopoli trentolese

Non è improbabile, a questo punto, dopo la seconda registrazione, che Apicella, considerando tutto lo scenario, a partire dai tempi sospettissimi in cui si è sviluppata l’azione di Saverio Griffo, prepari e produca qualche denuncia per calunnia. Bisognerà capire chi ha fatto circolare il primo audio, dato che la semplice registrazione di una conversazione non può rappresentare una prova di un eventuale atteggiamento doloso da parte di chi quella registrazione ha confezionato, cioè da parte dell’avvocato Saverio Griffo.

Insomma, occorrerà scoprire altre cose. E allora, qui occorre anche James Tont numero 4. Abbiamo già qualche idea in merito all’individuazione della persona a cui, in qualità di dirigenti dei servizi segreti di sua maestà britannica, possiamo dare il terzo patentino, la terza licenza, quella più letale e decisiva: sparare…alt, da queste parti è sempre bene non esagerare con tali verbi. Dunque far partire utilizzando l’impianto di amplificazione che la chiesa usa per le campane, una enorme pernacchia seguita da un rutto libero da trasmettere in eurovisione, in modo che anche a Buckingham Palace, in questi giorni piuttosto triste in quanto in bolletta, possano ascoltare e compiacersi.