INTERVISTA AD ALESSANDRO PREZIOSI. “Vi racconto il mio Van Gogh”. In scena stasera al Parravano di CASERTA

23 Febbraio 2020 - 11:25

CASERTA – Fino a questa sera, 23 febbraio,  è in scena al Teatro Comunale di Caserta, “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco”, testo di Stefano Massini, regia di Alessandro Maggi e nei panni del pittore olandese l’ attore Alessandro Preziosi. Ieri sera, in un affollato salotto a teatro curato da Maria Beatrice Crisci, si è tenuto un incontro con l’attore e l’intero cast, dove il pubblico ha potuto esprimere la propria e rivolgere alcune domande.

Tutti gli attori coinvolti in scena, hanno concordato che è stata una bella esperienza, di crescita, di condivisione e di amicizia profonda. Numerose sono state le domande che il pubblico ha rivolto all’attore.

Domanda: Quanto tempo ci vuole per entrare in un personaggio come Van Gogh?
Risposta: Ci vuole tempo , ci vogliono i colleghi con i quali lavori, grande
concentrazione.

D: Van Gogh è conosciuto principalmente per i colori, la scenografia è bianca per cui
come ha fatto Preziosi a interpretare un artista celebre per il colore in versione in
bianco?
R: C’ è un testo che parte dal presupposto che Van Gogh era nell’ ospedale di San
Reims dove si era autorecluso e dove era impossibilitato a dipingere per cui è tutto
bianco. È dramma di qualcuno che metaforicamente non riesce a risalire la china di

/> una depressione cromatica fortissima, di chi non riesce a vivere un proprio talento al
meglio. Questo spettacolo è una metafora gigantesca che coglie in maniera un po’
imprecisa la sensibilità delle persone. L’ obbiettivo dello spettacolo è quello di
raccontare la solitudine dell’ artista. La solitudine di chi è talmente determinato e
ormai incapace di fare un’ inversione della propria vita rispetto alla propria
passione, ossessione.

D: Come si trova nel teatro?
R: Mi trovo bene in teatro, è un luogo estremamente faticoso, è una sfida e a me
piacciono le sfide, sono 18 anni che faccio teatro, è una dimensione molto
interessante. Il teatro celebra la vita, perché il teatro è come sognare a occhi aperti,
davanti a te ci sono le persone che ti guardano e tu che guardi loro e ti rendi conto
che c’è una celebrazione subliminale della vita. 

D: Quanto c’è in lei di Vincent Van Gogh nel suo modo di essere e nella sua anima?
Risponde un amico di Preziosi: La sua voglia , il desiderio, la fame di arrivare al punto
della creazione.

D: C’è un altro personaggio vorresti interpretare?
R: Ho ultimamente una grande passione per la musica classica, per cui vorrei
interpretare la vita di un compositore.