La DECÒ CASERTA fa un sol boccone di Pozzuoli, abbattuta 109-53

4 Novembre 2018 - 20:34

CASERTA – Al PalaMaggiò si affrontano due squadre dal bilancio diametralmente opposto: se Caserta, con la scofitta di Roma, ha infatti 8 punti in classifica (4-1), i puteolani hanno aggiunto domenica scorsa i primi punti in classifica battendo tra le mura amiche Napoli.
Doveroso, prima della palla a due, il ricordo delle quattro stelle bianconere: sono passati due lustri dalla loro scomparsa, ma il ricordo è ancora vivo in tutti gli appassionati casertani.
Coach Oldoni, orfano del play titolare Bottioni, deve rivedere il solito starting five e si affida a  Ciribeni, Petrucci, Hassan, Sergio e Dip. Nell’altra metà campo coach Serpico schiera Di Marco, Tessitore, Carrichiello, Errico e Bini.
La Decò, spinta da Dip ed Hassan, prova sin dalle prime battute a portarsi in avanti nel punteggio: i due firmani i primi 13 punti dei bianconeri ed obbligano Serpico al timeout già al 4′ (13-2).
Oldoini dal canto suo ne approfitta per dare il via alle rotazioni, soprattutto in regia, con Galipò buttato subito nella mischia al posto di Ciribeni. Caserta svetta a rimbalzo, e appena può spinge in contropiede, riuscendo ad accumulare un cospicuo vantaggio che aumenta con il passare dei minuti: la seconda bomba di petrucci infatti vale il 29-10 con cui si chiudono i primi dieci minuti.
La mano di Petrucci è davvero rovente, e con altre due triple il gap tra le due formazioni arriva ad essere di ben 25 lunghezze (35-10), con Pozzuoli che appare essere in totale balia dei bianconeri. Con un margine così ampio Oldoini ne approfitta per allungare ulteriormente le rotazioni, dando minuti anche all’under Barnaba, che al 15′ fa così il suo esordio nel match e gioca i primi minuti veri della sua stagione dopo il garbage time contro la Luiss Roma.
Per la Virtus però è sempre più nebbia fitta nel momento in cui Petrucci infila la sua sesta tripla di giornata (6/7) mandando i titoli di coda del match ben prima dell’intervallo lungo.
A complicare ulteriormente le cose a coach Serpico è poi Gennaro Tessitore, che si becca prima un tecnico e poi successiva espulsione per proteste reiterate. Si va così negli spogliatoi con Caserta avanti 55-25.
Il secondo tempo non sembra voler regalare ulteriori emozioni, con una Virtus che appare fin troppo demotivata ed una Decò che si siede sull’ampio vantaggio senza premere ulteriormente sull’acceleratore.
Pozzuoli prova al limite a mischiare un po’ le carte con una difesa a zona fronte pari, ma Petrucci ed Hassan la bucano immediatamente da oltre l’arco.
Sulla nona bomba di Petrucci (9/10 per lui) il punteggio inizia a diventare imbarazzante per i puteolani (68-28) ed il solo Longobardi, uno dei principali fautori della promozione dello scorso anno, ha un moto di orgoglio, metendo a referto sette punti filati.
Dopo Barnaba si vede in campo anche Piazza, lui sì all’esordio stagionale.
Bisogna oramai solo far passare gli ultimi dieci giri di lancette, cui ci si presenta sull’eloquente punteggio di 88-41.
Uno dei pochi ussulti dell’ultimo quarto è legato al primo canestro di Barnaba, che vale anche quota 100 (e non parliamo di trattamenti pensionistici) per una Decò totalmente padrona del campo.
Negli ultimi 2′ c’è tempo anche per l’esordio di D’Argenzio e Mataluna, per un quintetto totalmente composto da under (Galipò, D’Argenzio, Piazza, Mataluna e Barnaba).

Ruben Romitelli